Don Bianchi paragona le famiglie gay ai teppisti di Napoli


L'immacolata concezione è una menzogna. O perlomeno è quanto parrebbe sostenere il parroco leghista di Gatteo a Mare, in quella sua abitudine a preferire la parola di Salvini a quella di Gesù.
Per elogiare una Giorgia Meloni che pare Erode mentre tenta di togliere togliere pari diritti e pari tutele ai bambini che hanno due papà o due mamme, è ricorrendo al suo consueto populismo che scrive:



Curiosamente non va da Gandolfini ad urlare che i suoi figli non andrebbero ritenuti tali perché a concepirli sono stati un altro uomo e un'altra donna, chiarendo che il suo astio è solo contro chi ha papà che non soddisfano le sue fantasie sessuali.
E dato che al peggio non esiste fine, don Bianchi arriva persino a paragonare i genitori gay ai criminali che hanno devastato Napoli:




Ovviamente nessuno sta "devastando papà e mamma" e non c'è nessun attacco alle figure di mamma e papà. Casomai è proprio lui ad eccitarsi perché qualcuno vuole strappare i figli dai loro genitori, eccitandosi per chi toglie tutele ai minori al fine di imporre quei distinguo che Putin e Kirill suggerirono a Salvini nel 2013 quando mandarono un loro emissario a rappresentarli al congresso federale in cui Salvini fu eletto segretario:


In Italia sono quasi 150mila i figli di coppie omogenitoriali che il governo Meloni ha deciso di discriminare. E la scienza ha chiarito da tempo che l'orientamento sessuale di padri e madri è ininfluente, dato che a contare è solo la capacità di fornire cure adeguate e un ambiente di crescita sano e sereno che fa di un genitore un buon genitore. Il resto è solo menzogna.
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