Era evidente che la GpA fosse un pretesto. Pillon chiarisce che lui è interessato solo a vietare i figli ai gay

Hanno fatto tutto loro. Nonostante la GpA sia vietata in Italia da oltre vent'anni, sono loro che hanno sollevato il tema per tentare di togliere diritti ai figli delle coppie omogenitoriali. Sono loro ad aver chiesto che ai figli delle coppie omogenitoriali degli altri Paesi fosse la libera circolazione all'interno dell'Unione Europea. E sono sempre loro ad aver deciso di usare la GpA come pretesto per imporre la loro ideologia.
Messa alle strette da Lucia Annunziata, Eugenia Roccella confessò che il loro obiettivo non è tanto la GpA, ma quanto imporre un modello di famiglia di destra che fosse fondata sull'eterosessualità dei coniugi sulla base dei distinguo promossi da Mosca. «Noi abbiamo un modello che prevede una mamma e un papà», disse la ministra.

La conferma parrebbe arrivare anche dall'ex senatore leghista Simone Pillon, il quale si dice furioso con chi propone l'adozione davanti al loro girare su Gesù Giuseppe e Maria che il loro unico problema fosse la GpA. E dato che è evidente che ad interessarli non è mai stata la GpA ma solo la volontà di vietare ai gay di poter avere figli, è definendo "sinistrati" quanti non condividono il pensiero unico della destra integralista che scrive:

Forse Pillon spera di entrare nel Guinness dei primati come l'uomo che ha più volte recitato lo slogan del WFC che Komov consegnò a Salvini nel corso del congresso federale in cui il padano venne eletto segretario, ma è opinabile il suo sostenere che il fondamentale "diritto die bambini" sarebbe quello di avere "una mamma (femmina) e un papà (maschio)" dopo che lui si fece promotore di un ddl ispirato alle teorie antiscientifiche di un apologeta della pedofilia che avrebbe rischiato di aiutare alcuni padri pedofili a perseverare nei loro crimini.
Ci scuserà Pillon, ma forse il bambino ha più diritto di essere tutelato da violenze e abusi che avere il "diritto" di vedersi imposti i genitori del sesso che dice lui.

Dato che repetita iuvant, ricordiamo che ddl di Simone Pillon venne scritto il contributo di Camerini, un neuropsichiatra infantile e psichiatra che tentò di imporre il pensiero di Richard Gardner, un tale che nei suoi libri dipinge i bambini come demoni che odiano i padri, sostenendo che «nelle controversie per la custodia agiscono spinti da bassi istinti vendicativi» (R. Gardner, L'isteria collettiva dell'abuso sessuale, ed. Quattro Venti, Urbino 2013, pp. 148-149. 13 Ivi, p. 59.).
Secondo lo psichiatra americano, una madre malevola tenterà sempre di strumentalizzare le accuse, manipolando e alienando i figli, arrivando anche a offrire sessualmente la prole al padre in quanto, secondo l'ispiratore del disegno di legge Pillon, «se un padre abusa della figlia la colpa è della madre inibita che non vuole fare sesso con suo marito e che, al fine di evitare scappatelle extrafamiliari, gli offre la figlia» e spinge il padre «per prenderla dietro o davanti a seconda dei casi». Sempre secondo Gardner, le madri “oneste” preferiscono «vivere in una situazione nella quale i loro bambini sono sessualmente abusati piuttosto che soffrire la rottura del loro matrimonio».
L'ideatore dellla fantomatica "alienazione parentale" giustificava anche la pedofilia, sostenendo che «c'è una buona ragione per credere che la maggioranza, se non tutti i bambini, hanno la capacità di raggiungere l'orgasmo appena nati» (R. Gardner, True and False Accusation of Child Sex Abuse, ed Creative Terapeutics, Cresskill NJ 1992, p. 15.).
Camerini non solo applica Gardner, ma va oltre, sostenendo che «vari autori tra cui Okami e Rind e altri, hanno sottolineato l'indiscriminato uso di termini come vittima e perpetratore. [...] I ricercatori hanno sovente operato confusioni tra il concetto di abuso come danno a un bambino o adolescente, e abuso come violazione delle nonne sociali, mentre non si può assumere che una violazione delle norme sociali conduca necessariamente a un danno. [...] Azioni legalmente perseguibili possono non essere percepite e vissute come traumatiche» (G.B. Camerini, «Gli esiti di abuso alla luce della psicopatologia dello sviluppo», in G. Gulotta, G.B. Camerini, Linee guida nazionali. L'ascolto del minore testimone, Giuffrè, Milano 2014, p. 197).

L'autore di un ddl che tentava di introdurre le teorie di quell'apologeta della pedofilia nel nostro ordinamento può ergersi a sommo giudice che deve sentenziare che l'unico vero "diritto" dei bambini sarebbe quello di avere genitori del sesso che vuole lui?
E davvero vuole cavalcare la solita reotrica basata sul sostenere che determinati diritti andrebbero negati perché lui è contrario ad altri diritti? Se davvero la GpA fosse il suo problema, perché non chiede che l'adozione venga vietata ai gay dato che lui stesso sostiene che l'adozione stia permettendo a quella stragrande maggioranza di eterosessuali che accedono alla GpA di veder trascritti gli atti di nascita dei loro figli?

Curioso è anche come Pillon fosse stato invitato dai programmi di propaganda populista di Rete 4 a commentare un vecchio video propagandistico di Provita Onlus, già usato nel 2016 per gli spot che l'organizzazione diffuse fra le polemiche nelle sale degli Uci Cinemas.
Se in quasi dieci anni non hanno trovato nulla di nuovo, probabilmente il presunto "dramma delle madri surrogate" proposto da Zona Bianca sembrerebbe poco credibile visto che ad essere proposto è sempre la solita intervista confezionata anni fa dalla destra evangelica statunitense. Sarebbe come prendere l'intervista ad una donna che si è pentita di non aver interrotto la gravidanza e sostenere che le donne debbano essere costrette ad abortire perché una singola persona si è pentita di non averlo fatto.

Da notare è anche l'anello tempestato di pietre preziose che l'ex senatore leghista esibisce al fianco della sua fede da persona che si dichiara intersessuale e dunque ha diritto al privilegio del matrimonio.

I commenti raccolti da Pillon sui social parrebbero sottolineare come che alla base delle loro azioni ci sia sempre e solo una ostentata omofobia:

Gente che sostiene che essere omosessuali rappresenterebbe "vizi e lussuria" non pare avere attinenza con la GpoA. E neppure pare averla il loro sostenere che i matrimoni gay andrebbero annullati, anche se forse non sanno che in Italia i gay non possono sposarsi ma possono solo unirsi civilmente.
Curiosa è anche la loro teoria per cui i diritti sarebbero concessioni degli eterosessuali, anche se non si capisce perché i gay dovrebbero andare in "Quatar" a manifestare contro i vuoti legislativi italiani. Forse riferendosi al Qatar, i seguaci di Pillon sembrerebbero recitati dai regimi in cui amare qualcuno possa comportare l'arresto.


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