I meloniani che si vantano di mentire per offrire la loro falsa testimonianza ala loro leader


Il signor Massimo è un fervente meloniano. È uno di quelli che pare trascorre le sue giornate a elogiare la sua venerata Meloni, vomitando continui insulti verso imprecisati "comunisti" che lui sostiene siano "merda". D'altronde lui è un vero fascista, un fascistone che usa l'immagine di Gabriele D'Annunzio in divisa fasciata per fare vedere alla sua mamma quanto sia fascista suo figlio.
E dato il soggetto, è interessante notare come insulti chi ha contestato le sue menzogne diffamatorie contro Elly Schlein, dicendo che lui sa bene che stava mentire e ritiene che vada insultato e irriso chi non accetta che lui commetta reati di calunnia al solo fine di mostrare alla sua Giorgia quanto sono privi di etica e morale certi suoi elettori:



Il melonaio, tutto tronfio dalla sua indole violenta da bulletto impunito, pare non essersi manco accorto che a suscitare schifo non è solo la sua menzogna. A suscitare orrore è anche il fatto che lui la definisca "cavalla bisex" la segretaria del Pd in un mix di body-shaming, omofobia e perversione morale.

Ovviamente dice che i suoi presunti "valori" (ammesso che chi scrive certe cose abbia dei valori) sarebbero quelli del fascismo, indicando poi che lui vive in uno stato extracomunitario in cui i gay possono sposarsi, in cui l'odio vene sanzionate in cui non c'è nulla di quello che lui vorrebbe fosse imposto agli italiani dalla sua amata Meloni:



Ma davvero la meloni riesce a non provare schifo davanti alla perversione morale di certi suoi elettori? E perché questo tizio cita a casaccio la "famiglia" quando pare evidente che i suoi genitori non siano stati capaci di dargli un'educazione?
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