Il leghista La Porta torna ad attaccare le atlete trans
Quando non inveisce contro i figli delle famiglie omogenitoriali o contro i migranti, il leghista Giorgio La Porta urla che bisognerebbe discriminare le atlete trans.
Ovviamente citando la propaganda de Il Giornale, dice che a lui non sta bene che un'atleta trans, peraltro ipovedente, possa gareggiare nella categoria corretta nonostante il livello ormonale garantisca che non abbia vantaggi:
Se il suo tirare in ballo i diritti civili per cercare di convincere i leghisti che la mancata discriminazione poterebbe alla discriminazione del maschio eterosessuale bianco si commenta da sé, non stupisce che La Porta non abbia fatto presente che a lamentarsi per la mancata discriminazione dell'atleta sia stato il blog di Marina Terragni, noto personaggio anti-trans che venne persino invitata in audizione da Simone Pillon a dar man forte alle organizzazioni forzanoviste contro il ddl Zan:
Se La Porta sostiene che le atlete dovrebbero pretendere l'eliminazione di chi le batte, magari potrebbe iscriversi alle olimpiadi e sostenere che lui si senta discriminato da chiunque lo batta. Magari gli daranno la medaglia d'oro una volta che lui avrà chiesto che sia escluso chiunque lo batta.