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Il sindaco leghista che continua a trascrivere gli atti di nascita dei figli delle famiglie omogenitoriali

Mentre è su pressione del ministro Piantedosi che il prefetto di Milano ha imposto uno stop alle trascrizione degli atti di nascita dei figli delle coppie omogenitoriali, a Treviso è il sindaco leghista Mario Conte ad aver deciso di continuare a trascrivere quegli atti.
Da cinque anni primo cittadino di Treviso e presidente regionale dell'Anci, ha anche deciso di aggirare il Decreto Salvini per fornire una carta d'identità ai figli di coppie omogenitoriali nonostante l'ideologica definizione del sesso dei genitori imposta dal segretario del Carroccio. Il motivo della scelta è presto detto: «È evidente che c’è un vuoto normativo e un corto circuito burocratico che di fatto non dà risposte a delle esigenze che sono sacrosante. Non ci sono figli di serie A e figli di serie B, perché qui si parla di figli, di persone, e del registro dell’anagrafe. Quindi da questo punto di vista se c’è un vuoto, come è evidente in questo momento, va assolutamente colmato. Non credo ci sia davvero nulla di male nell’andare incontro a queste esigenze», spiega il leghista.

Pare dunque crescere il dissenso interno verso le norme discriminatore volute da Salvini, il quale ha attaccato la decisione di Zaia di fornire cure sanitarie alle persone transessuali sostenendo che «ci sono altre priorità», in quel suo solito ricorso al benaltrismo. E contro le famiglie omogenitoriali, è mischiando la propaganda di Provita Onlus al solito benaltrismo che dice: «Aprire l’anticamera a pratiche abominevoli come l’utero in affitto è fuori dal mondo, qualcosa da ricovero. Non aprirò mai a chi pensa che i bambini si comprino e si selezionino su internet. Sono a fianco dei sindaci nella loro opera quotidiana, ma poi ci sono priorità come lavoro, infrastrutture e servizio sanitario efficiente».
Il problema è che è un'opinione sua il fatto che sarebbe "abominevole" permettere alle donne di decidere del loro corpo, come non si capisce a cosa servano imprecisate "infrastrutture" quando vengono a mancare i diritti.


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