Il sito di Porro tenta di sostenere che i gay sarebbero "demoniaco" e che i loro figli siano mostri

Il senatore Lucio Malan di Fratelli d'Italia elogia un Nicola Porro che definisce «parassiti» i cittadini e le cittadine che non vogliono essere complici di Meloni e Salvini nel privare centinaia di bambini dalle loro mamme e dai loro papà. E dato che i «parassiti» vengono soppressi, non è chiaro se Malan voglia aprire la strada a nuovi campi di sterminio in stile nazista in cui eliminare chiunque esprima dissenso dal loro pensiero unico.

Il tema è la crociata che la destra sta conducendo contro le famiglie omogeneità, incentrata sul togliere diritti e tutele ai loro figli. Ed è in quel loro preferire gli insulti alle argomentazioni che scrivono:

Il link pubblicato dal senatore rimanda ad un articolo di Max Del Papa pubblicato sul sito di propaganda populista gestito da Nicola Porro, nel quale leggiamo:

La sinistra parassitaria si direbbe terrorizzata: Giorgia Meloni ci va piano, non sposta niente, neanche una pianta in Rai ma loro non si fidano, temono la fine delle sovvenzioni di regime senza le quali sono niente. Due anni di abolizione democratica, di congelamento della Costituzione gli sono andati bene ma adesso eccoli ad agitare furiose code di paglia, tutta un’Annunziata di “cazzi”, di Cospiti, di vigilanza antifascista, di retorica strampalata e precotta nella quale la nostra Littizzetto non può non fare la parte della leonessa, spelacchiata ma sempre di presìdio attivo. Col ciambellano Fazio che la imbecca, le dà l’acchito.

In ode alla fede no-vax di Porro, dicono che la democrazia sarebbe stata "abolita" dal un contrasto alla pandemia, raccontando che loro credono in una Costituzione che li avrebbe legittimati a far morire molta più gente. Ovviamente calpestano i più basilari principi del rispetto, col tizio che dice tante parolacce che fa lo scandalizzato perché Lucia Annunziata si è fatta scappare una parolaccia davanti ad una Eugenia Rocella che diceva cose senza nesno.
Però non hanno nulla da dire a quel loro sottosegretario alla cultura che è andato in Rai a dichiarare che tutte le ragazze nate dal 2000 in poi sarebbero "tr*ie".

Di mistificazione in mistificazione, il sito di Porro accusa le famiglie gay di «presunzione demoniaca» mentre delira di coppie che «sfogliano un catalogo di uteri» al fine di «per chiedere il bonus gravidanza e l’assegno di mantenimento»:

Ogni tanto questa showgranny ci mette il suo: una volta giustifica quelli che hanno sparato in faccia a un’insegnante, ma erano solo gommini, un’altra volta copia di sana pianta un monologo altrui, adesso eccola sull’onda dei diritti negati che sarebbero la presunzione demoniaca di due dello stesso sesso che sfogliano un catalogo di uteri, ne scelgono uno, lo usano come fecondatrice, poi il miscuglio vitale viene tolto, riversato in un’altro utero, sempre ignoto ma poverissimo, che funziona da incubatrice e infine si presentano in Comune col frutto dell’amore per chiedere il bonus gravidanza e l’assegno di mantenimento. Di amore c’è niente, di titanismo democratico molto, di squallido utilitaristico tutto perché questi non sono diritti dell’uomo e del cittadino ma una moda per ricchi e capricciosi a danno dei miserabili.

Attingendo a tutto il suo odio, Del Papa urla che lui ha deciso che i gay non sarebbero in grado di provare amore e che vadano accusati di essere demoniaci. E datoc he a lui non piace che qualcuno possa osservare che la loro distorsione della verità e la loro devozione alla propaganda del criminale Putin sia un atto indecente che colpisce i bambini, scrive:

Siccome Littizzetto è pagata per distorcere, con la scusa della comicità, fa il suo pistolotto carico di imprecisioni e falsità retoriche: i bambini con due papà senza diritti – inventato, i genitori fantasma – pretestuoso, i Comuni che registravano regolarmente le coppie “omogenitoriali” ma “sono stati bloccati da una circolare”.

E riguardo al bel monologo della Litizzetto, afferma:

Sicché per puntellare la menzogna si rende necessario il ricorso alle fiabe come quella letta dal ciambellano sui due bambini immaginari. Ecco, immagina: puoi. Non è buonismo, come viene definito, perché qui c’è se mai una ferocia nell’attaccamento al potere e nella bugia. Non è amore ma pretesa, tutto quel che si può fare ebbene che si faccia e poi ci facciamo la legge su misura. Ma se la legge non c’è non è colpa della Meloni, cui peraltro è grottesco chiederla, è che per 15 anni la sinistra di potere l’ha rimandata non sentendosi di perdere la sua componente cattolica che non è minoritaria.

In quel loro campare di sloga,. insistono nel raccontare che la sinistra sarebbe stata al governo negli ultimi decenni, ossia quando ha vinto Berlusconi, quando ha vinto Salvini e quando la destra faceva barricate dopo aver dovuto cedere parte del potere alle sinistre perché sono scappati dopo aver trascinato il Paese sull'orlo del fallimento.
E dato che al governo c'è la meloni, ci potrebbe spiegare il signor Porro perché lui dica che i cittadini non dovrebbero potersi rivolgere a lei per chiedere leggi? Il suo teorizzare che chi è di destra debba negare risposta a chi probabilmente vota la sinistra è aberrante.

A quel punto, il sito di Porro inizia a dire che loro odiano l'amore, appellandosi alle peggiori teorie propagandate dall'organizzazione forzanoviste che Pillon finanziava con denaro russo dirottato dall'Azerbaijan:

Dire che l’amore non ha confini, appellarsi ruffianamente agli “amici governanti” non ha senso e non cambia la realtà che non muta neppure per il turpiloquio delle giornaliste cresciute, invecchiate nell’alone comunista con tutti i suoi cambi di ditta. “L’amore non è mai una minaccia” dicono i comici virati al tragico, del genere vaneggiante, ma cosa ci sia di amore nella pretesa faustiana di spremere la vita con alchimie chimiche, tecniche, noleggiando uteri con la donna intorno, sapendo queste donne in condizioni di estrema vulnerabilità o avidità, non si capisce. Meno ancora si capisce il libertarismo demoniaco alla luce di tre anni di ortodossia concentrazionaria.

Ancora una volta usano il termine "demoniaco" in modo da istigare odio. E non va meglio quando il sito di Porro paragona i figli dei gay a dei mostri:

Il bimbo Frankenstein non è amore, è il contrario dell’amore, è l’egoismo dell’edonismo, è la tracotanza e il delirio, uno come Nichi Vendola, da politico scomparso in cerca di rilancio, può arrivare a dire che anche San Giuseppe non era un padre naturale, che ha avuto un figlio non biologico dalla Madonna. Come no, la Sacra Famiglia è una notoria coppia “omogenitoriale”. Vendola è il solito dei “bambini come i violini, come le nuvole di Pasolini”, ma rilanciare sulla patafisica non pare una buona soluzione. Senza contare che al punto, incontrollabile ma truffaldino, in cui si sono spinti gli orizzonti della scienza e della tecnica, c’è sempre il rischio di ordinare un figlio assemblato come Zendaya e poi ti arriva a casa una piccola Lucianina.

Insomma, insulti, offese e affermazioni da voltastomaco. Una chiara dimostrazione del degrado etico e morale id una certa destra, apprezzatissimi da chi elogia i gruppi forzanovisti che insultano i bambini rappresentandoli come barattoli o prodotti:

Ed è nella classica retorica delle destar che ogni atto inumano viene proposto al loro elettorato come un dispetto fatto a qualcuno. Ad esempio è Libero (edito dal datore di lavoro di Porro) a raccontare che la Meloni priverebbe i bambini dai lor genitori per fare dispetto all'Annunziata. E ovviamente non dicono nulla su uno Sbarbi che in quella stessa giornata è andato in televisione a dire che le figlie degli italiani sarebbero "tr*ie":

E se l'estrema destra promette che loro manderanno in carcere chi ha figli, fanno passare il messaggio che chi ha dato retta a Forza Nuova e ha messo in pericolo la vita altrui rifiutandosi di rispettare la legge sulle vaccinazioni verrà premiato:

L'Italia della meloni è dunque un luogo in cui si premia chi delinque e si punisce chi ama.


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