Malan rappresenta i gay come orchi che rubano i bambini alle donne


Pare davvero deprecabile l'immagine con cui il senatore Lucio Malan (Fratelli d'Italia) tenta di rappresentare le famiglie omogenitoriali come dei mostri che andrebbero in giro a rubare bambini. E d è indicativo che, nonostante il 90% delle coppie che accedono alla GpA sia eterosessuale, il loro odio di concentri unicamente contro le famiglie gay.
Senza spiegare che è il suo governo a vieta alle famiglie gay di poter adottare i bambini abbandonati da genitori eterosessuali, è parlando solo di famiglie gay che il senatore evangelico scrive:



In un successivo messaggio, chiarisce che il suo problema non è tanto la GpA, ma il fatto che due gay possano essere genitori. Per questo chiede che chi vive in stati che non vietano l'omogenitorialità sia reso orfano se arriva in Italia:



Senza avere da ridire su quel loro sottosegretario che va in televisione a dire che le donne sarebbero "tr*ie", è attaccando Lucia Annunciata per una parolaccia scappata davanti alle supercazzole della loro Eugenia Roccella che Malan arriva a negare esista un vuoto legislativo come sostiene la cassazione:



Sarà, ma a rappresentare il "degrado" non pare tanto chi si arrabbia per un governo che non si assume le responsabilità delle sue azioni, ma un sottosegretario che va in televisione a dire che le donne sarebbero "tr*ie" mentre la Meloni priva dei bambini dai loro genitori pe rimporre una ridefinizione del concetto stesso di famiglia (incurante di come la Costituzione dica che la famiglia va "riconosciuta", non definita).

L'immagine scelta dal senatore Malan per incitare odio contro le famiglie omogenitoriali ha spopolato sui siti integralisti e sarebbe stata introdotta nella loro propaganda dalla solita Marina Terragni, già complice di Pilon nell'affossamento del ddl contro i reati d'odio:



L'uso di immagini finalizzate a istigare odio contro interi gruppi sociali era prassi delle campagne di propaganda naziste. Il fatto che una certa destra paia voler ricorrere a quelle stesse modalità comunicative pare preoccupante. E fa sorridere che vogliano spacciare quell'immagine come se fosse una fotografia vera e non una porcata propagandistica.
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