Omofobia al governo, Casasco: «Favoriamo le adozioni delle coppie uomo-donna, biologicamente normali»


Da quando il ministro Matteo Piantedosi ha fatto pressioni sul prefetto di Milano al fine di togliere diritti e tutele ai figli delle coppie omogenitoriali, caso vuole che nessuno parli più dei morti di Cutro. Evidentemente l'operazione ha avuto successo e Giorgia meloni è riuscita a distrarre l'opinione pubblica.
Se a pagarne il prezzo più alto saranno quei bambini a cui il governo il governo Meloni vuole rubare i genitori, preoccupante è come la destra stia dando libero sfogo alla più oscena omofobia. Dopo le dichiarazioni del presidente della commissione Cultura della Camera di Fratelli d'Italia, per il quale la maternità sarebbe peggio delle pedofilia, quest'oggi è il deputato Maurizio Casasco (Forza Italia) ad essere andato su Rai 3 a parlare di adozioni dicendo:

Occorre stabilire delle regole, non c’è una regolamentazione a monte. Io sono anche medico, il fatto delle adozioni, favoriamo le adozioni in Italia nelle coppie uomo-donna, biologicamente normali, tra virgolette.

Che cosa dovrebbe significare "biologicamente normali" non è dato di saperlo. Ad oggi sappiamo solo che il loro sottosegretario alla cultura va in televisione a dire che le ragazze sarebbero "tutte tro*e" mentre il loro presidente promette pullman di prostitute ai giocatori del Monza. Sarebbe quella la sua idea di "biologicamente normale"?
Il politico ha poi sostenuto che la risposta alle famiglie gay dovrebbe essere una semplificazione delle adozioni, ma solo per coppie uomo-donna. Ossia un tema del tutto estraneo ai provvedimento punitivo che il loro governo ha inferto ai bambini.


Le parole di Casasco si aggiungono ad una infinita lista di attacchi della destra. La ministra Roccella ha ribattezzato la GpA col termine “utero in affitto” suggerito da quel "family day" a cui lei ha partecipato insieme a Giorgia meloni, arrivando a parlare di un fantomatico “mercato dei bambini”. Rampelli, in qualità di vicepresidente della Camera di Fratelli d'Italia, ha descritto le famiglie arcobaleno come “due persone dello stesso sesso che spacciano per figli bambini avuti fuori dai confini nazionali”.
Commenti