Papa Francesco ha rimosso il vescovo omofobo di Puero Rico, promotore delle "terapie riparative" sui minori
Papa Francesco ha sollevato monsignor Daniel Fernández Torres dal suo ruolo di vescovo di Puerto Rico. Fortemente omofobe e apprezzato dalle destre neofasciste, nel 2021sostenne che la fantomatica "imposizione dell'ideologia gender" dovesse essere una "persecuzione religiosa" e un attacco al diritto dei genitori di educare i loro figli secondo le loro convinzioni.
Contro il matrimonio egualitario approvato a Puerto Rico, dichiarò: «Motivati dall'amore per il prossimo e dalla compassione è necessario che tutti ricordino che gli atti omosessuali sono intrinsecamente disordinati. Sono contrari alla legge naturale».
Ma l'aspetto più grave della sua omofobia fu il suo incondizionato appoggio alle fantomatiche "terapie" riparative dell'omosessualità. Opponendosi al disegno di legge proposto dal Senato che vietava quelle torture sui minori, monsignor Torres dichiarò che «in questo senso, l'unica azione possibile consentita dalla legge sarà quella di aiutare il bambino a vivere un orientamento sessuale o un'identità di genere diversi da quelli naturali. Come scritto, gli operatori sanitari dovrebbero agire solo per l'affermazione dell'omosessualità o del transgenderismo nei bambini, anche se i bambini dovessero sperimentare solo una confusione temporanea».
Peccato che non sia possibile modificare l'orientamento sessuale e che l'identità di genere o l'orientamento sessuale non siano causati da «confusione». Opinabile è anche il suo dire che solo l'eterosessualità andrebbe considerata «naturale» contro ogni evidenza scientifica. Eppure lui si diceva preoccupato che «i genitori che fanno qualsiasi sforzo per ridurre le attrazioni sessuali omosessuali dei propri figli o per ridurre le espressioni dell'identità sessuale del bambino saranno perseguiti dalla legge 246-2011 sugli abusi sui minori [...] Cosa succederà a un padre che va con i suoi figli in chiesa, dove ricevono gli insegnamenti del Catechismo sulla famiglia naturale e la creazione di Dio? Sarà considerato un molestatore di bambini per questo?».
Anche in quel caso il monsignore pareva accettato dalla sua ideologia, dato che infliggere torture ai figli perché lui invita i genitori omofobi a disprezzare la varietà della natura è un absuo ed è un bene che la legge lo riconoscesse come tale. Ed ovviamente non è possibile "ridurre le attrazioni omosessuali" di un omosessuale come lui sosteneva.
Ovviamente amava raccontare che qualcuno volesse «imporre l'ideologia di genere ai bambini e alla società» e che il divieto alla tortura dei bambini «minaccia l'educazione cattolica caratterizzando allo stesso modo qualsiasi tentativo di imporre l'insegnamento morale cattolico nelle scuole e negli asili nido come abuso istituzionale».
In conformità all'agenda della destra evangelica statunitense, si adoperò anche per boicottare il contrasto alla pandemia. Sosteneva che i vaccini fossero «contaminati con l'aborto» e invitava a non vaccinarsi e a rigettare l'invito del Papa a farlo.
Ciò spiega perché sia un personaggio apprezzatissimo dall'ex consigliere nazisfascista Fabio Tuiach, elogiato a fini di propaganda anche dal sito leghista ImolaOggi, il quale scrive:
In una Chiesa in cui l’eresia sta dilagando tra i pastori, può capitare che un bravo vescovo, fedele alla dottrina della Chiesa e sostenitore del diritto alla vita, subisca la rimozione dalla sua carica da parte di Roma. Cos’ha fatto di male? Ha forse messo in discussione il celibato dei sacerdoti? Ha benedetto coppie gay? Ha detto che non sappiamo cosa abbia in realtà detto Gesù perché ai suoi tempi non c’erano registrazioni? No di certo. La sua colpa è stata quella di non aver appoggiato, negli scorsi due anni, la campagna vaccinale Covid.
Il sito pro life americano LifeSiteNews, che ha seguito attentamente la vicenda, anche perché il vescovo in questione è un grande difensore della vita umana, ne ha raccontato nei giorni scorsi la storia.
Sostenuto che Gesù serva a garantire la persecuzione dei gay e che loro si divertono a dfottere i bambini che Giorgia Meloni vorrebbe privare dai loro diritti, precisano che la rivisitazione ideologica della vicenda è stata fornita dal sito della destra evangelica statunitense che foraggia la stragrande maggioranza delle campagne d'odio promosse da Provita Onlus e da La Nuova Bussola Quotidiana.
Insomma, Daniel Fernández Torres piaceva all'estrema destra perché omofobo e no-vax, motivo per cui la loro propaganda attacca un Papa che non è mai piaciuto alle destre perché ritenuto troppo poco razzista. Forse ricorderete quando anche Salvini manifestava contro Francesco indossando magliette con scritto "Il mio papa è Benedetto" in riferimento a Joseph Aloisius Ratzinger.