Porro promuove il professore che puniva gli studenti che manifestavano contro il sessismo


Dopo Maurizio Belpietro e Mario Adinolfi, anche Nicola Porro si è offerto di promuovere il professor Martino Mora. Finito alla ribalta delle cronache per aver punito alcuni studenti che protestavano contro il sessismo, Mora è noto anche per il suo collaborare con gli estremisti di Radio Spada, per il suo odio verso le persone lgbt, per il suo simpatizzare per Putin e per il suo sostenere che vada punito chiunque osi parlare di fascismo.

Porro l'ha proposto in un capitolo della sua trasmissione atto a sostenere che i diritti delle persone lgbt sarebbero prerogativa della sinistra, quasi come se lui sostenesse che chi è di destar deve essere omofobo e incline alla discriminazione. Ed è ripetendo il solito racconto fazioso che l'estremista ha raccontato:

Dunque. L'anno scorso ci fu questo episodio abbastanza increscioso in cui, soprattutto poi per le conseguenze che dovete subire, mi rifiutai di fare a un gruppo di ragazzi vestiti da donna in classe. I ragazzi maschi ovviamente. In occasione del 25 novembre, In particolar modo uno molto appariscente.

Porro ha iniziato chieder se quel ragazzi si vestisse sempre da donna, evidentemente intenzionato a non far notare che quella era la giornata contro la violenza sulle donne e che i maschi indossavano una gonna contro la violenza di genere. Porro ha invece preferito far intendere che quella fosse una situazione accettabile, motivo per cui ha detto: «E quindi lei, che fa il professore, dice ai ragazzi: Non vestitevi in questa maniera».
Cosa non vera, dato che il professore si è rifiutato di fare lezione in classe e pretendeva che i suoi studenti fossero puniti. Ma lui ha subito incalzato:

Successivamente è scoppiato il caso mediatico. C'è stato lo sciopero, non so quanto spontaneo o mobilitato dall'alto. Lo sciopero contro di me delle classi in cui insegnavo Ma poi dopo qualche settimana le cose si sono messe a posto. Quest'anno, invece, al liceo Bottoni sono stato demansionato. Mi sono state praticamente tolte tutte le ore di lezione e di storia e filosofia, tranne cinque.

E tanto parrebbe poco, dato che in una situazione simile un dipendente non pubblico sarebbe stato licenziato per giusta causa dato il danno d'immagine arrecato. Ma porro preferisce chiedere se «la preside ha forse qualche motivo ideologico aver fatto questa scelta» per servire a morra l'occasione di rispondere con le parole dette a Belpietro:

Certamente. In parte perché mi aveva detto anche in privato che non condivideva quelle che erano le mie opinioni. Situazioni che io esprimo sui social che io esprimo espresso nei miei libri, nei mei articoli. Insomma diciamocelo chiaramente: il liceo Bottoni è un liceo fortemente politicizzato. Recentemente ci sono state delle manifestazioni contro l'attuale ministro dell'istruzione Valditara. Quindi siamo arrivati al punto di fare comizio politico a scuola. E il fatto che io abbia evidentemente delle idee politiche, religiose, etiche e una visione del mondo completamente diversa da quella della preside...

Il riferimento di Mora riguardava la sua contrarietà alla mancata condanna del ministro del pestaggio squadrista di Firenze. A quel punto, quasi agognando si sentirsi dire che la preside era del Pd, Porro ha incalzato: «Come fa a dire che la preside ha chiare idee politiche?» E Mora prontamente dice che la preside sosteneva Mjorino e Sala.
«Quindi lei mi sta dicendo che è una candidata di sinistra?», chiede eccitato Porro. E poi conclude: «Se è legittima la posizione, diciamo liberale o non liberare, sui diritti lgbt, io mi chiedo: è legittima anche una posizione più conservatrici? Perché io dico che il professore ha fatto il suo lavoro dicendo ai ragazzi di non fare quelle pagliacciate. È legittimo anche pensare che all'interno di una scuola statale come la nostra ci siano posizioni come quella del professore e ch eper quello non debbano essere demansionati?».

Peccato che le persone lgbt non c'entrino niente. Il professore ha punito degli studenti che manifestavano contro il sessismo, cosa che non riguarda i gay. E la tesi che secondo Porro è che un professore non andrebbe demansionato anche se i genitori non lo vogliono come docente die loro figli, dato che basta leggere cosa scriva contro gay, donne e minoranze per capire che è lui a far politiche a manifestar idee che parrebbero non compatibili con i valori della nostra Costituzione.
Il fatto che Porro proponga una mistificazione die fatti e faccia insultare una preside senza garantirle alcun contraddittorio è grave. Ed è grave che al pubblico non siano stati dati gli elementi per valutare la realtà, preferendo servirgli un racconto ideologico ad uso propagandistico.
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