Gli osceni manifesti affissi dall'organizzazione forzanovista Provita Onlus
L'organizzazione forzanovista Provita Onlus appare davvero oscena nella sua incessante attività di istigazione alla discriminazione. Dopo la loro guerriglia alle unioni civili e il loro supporto ai reati d'odio, da settimane sono impegnati in una feroce campagna di disinformazione contro la GpA incentrata sulla creazione di definizioni altamente lesive della dignità dei minori. Nei loro discorsi d'odio parlano di «bambini acquistati» e di «traffico di esseri umani», mostrando il livello di disumanità di cui parrebbero capaci pur di perorare la loro ideologia.
Da sempre inclini a cercare visibilità mostrandosi violenti contro le minoranze, hanno investito molti rubli per affiggere manifesto osceni in cui Coghe descrive i bambini come se fossero dei prodotti per poi lanciare lo slogan "I figli non si comprano, l'utero in affitto diventi reato universale".
Nonostante non sia chiaro se i figli verrebbero "comperarti" o se gli uteri verrebbero "affittati" dato che i loro due slogan sono contradditori tra loro, c'è da provare un certo disgusto davanti alla violenza di quella oscena campagna, pensata per supportare la crociata di Giorgia Meloni e le sue politiche in stile Orban.
Recitando a pappagallo gli slogan che Putin consegnò a Salvini durante il congresso in cui il padano venne eletto segretario del partito leghista, l'organizzazione forzanovista sostiene che "i figli nascono solo da una mamma e da un papà e hanno bisogno di crescere con entrambi".
tanto basta a capire che il loro problema non è la GpA, ma il loro desiderio di negare una famiglia alle coppie omogenitoriali. Infatti è cavalcando il pregiudizio che chiariscono tra le righe che il loro problema è che alcuni bambini abbiano genitori che non soddisfano i pruriti sessuali di quel loro Jacopo Coghe con cui hanno sostituito il figlio di Roberto Fiore non appena la loro vicinanza con Forza Nuova è stata osservata da alcuni quotidiani.
Nel loro comunicato stampa, Provita Onlus auspica che la loro Giorgia meloni si affretti a rendere orfani tutti i figli a loro sgraditi, raccontando la favola che privare i minori dai diritti servirebbe a impedire future nascite. Inneggiando ai progetti della meloni per rendere punibile chi ha figli all'estero, dichiarano:
Auspichiamo quindi che la Pdl sia approvata dal Parlamento in tempi rapidi e in modo compatto, senza farsi irretire dai sindaci “disobbedienti” che, per mezzo delle trascrizioni anagrafiche, vorrebbero legittimare proprio questa aberrante pratica. A tal proposito, infatti, ben venga quanto fatto dalla Procura di Padova che ha chiesto al Comune gli atti delle iscrizioni dei figli di coppie omogenitoriali per sottoporli al vaglio del Tribunale.
A dirsi eccitato perché Giorgia Meloni potrebbe togliere i genitori a bambini di sei anni è ovviamente il solito Jacopo Coghe, autore di quella aberrante dichiarazione.
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