Il leghisti Ciocca e Pillon puntano sull'odio anti-islamico per difendere la maestra che ungeva gli alunni
Il leghista Angelo Ciocca pare incapace di comprendere che esiste una differenza sostanziale tra il concedere spazi per la preghiera o il voler imporre preghiere in classe. Infatti la maestra di Oristano imponeva la costruzione di rosari e benedizioni con olio benedetto durante le ore di lezione, mica offriva spazi facoltativi in cui esercitare la propria fede.
Ma forse confidando che l'elettore leghista sia così accecato dal loro odio contro i mussulmani e dal desiderio di usare il loro "cristianesimo" come strumento di sopraffazione che lo troviamo a scrivere:
Pare difficile comprendere quale nesso veda tra un dirigente che agevola la libertà di culto degli alunni al di fuori degli orari di lezione e al di fuori dall'aula e un docente che, anziché seguire il programma ministeriale delle sue materie, ungeva i bambini con olio balcanico.
Eppure pare che anche il leghista Simone Pillon abbia trovato interessante l'idea di usare il razzismo per difendere chi vuole imporre rituali religiosi ai figli degli altri, dato che pare essere lui l'estremista che ha partorito l'idea di accostare quei due fatti distinti:
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Nella foto: Il leghista ciocca che lancia cioccolato turco verso la presidenza del Parlamento Europeo. Nel 2014 fu promotore della mozione omofoba lombarda per «la tutela della famiglia naturale».
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