Il partito di Adinolfi torna a proporre di affittare l'utero delle donne italiane


Dopo aver sostenuto che il contrasto alla violenza contro le persone lgbt fosse un tema "divisivo", Mirko De Carli tenta oggi di sostenere che la "soluzione" alla denatalità sarebbe quella di pagare le donne ed affittare i loro uteri per produrre bambini.



Tralasciando le sue curiose teorie sul "rischio estinzione" e sulla necessità di "salvare la civiltà italiana e occidentale", il signor De Carli tenta di rilanciare una populistica proposta avanzata da Adinolfi nel 2018. Il fondamentalista prevedeva che solo le «cittadine italiane» potessero chiedere una «indennità di maternità per madri lavoratrici nell’esclusivo ambito familiare». In altre parole, offriva soldi alle donne che avessero rinunciato a lavorare per stare in casa a fare figli.
Adinolfi le avrebbe pagate «per i primi otto anni di vita del figlio in assenza di altri redditi o impegni lavorativi, scegliendo dunque di dedicarsi in via esclusiva alla condizione di madre lavoratrice nell'ambito familiare con particolare riguardo alla cura dei figli». Poi, dopo gli otto anni, o la donna sfornava altri figli o moriva di fame perché lui l'aveva costretta ad allontanarsi dal mondo del lavoro.
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