Il pastore Carollo invitato da Rete 4 a difendere la maestra che imponeva olio di Medjugorje agli alunni
Dopo essere stato ospite di Zona Bianca in qualità di personaggio promosso dalle organizzazioni forzanoviste per aver scritto messaggi a sostegno dei reati d'odio sul corpo della figlia minorenne, il pastore evangelico Luigi Carollo tornerà a partecipare ai programmi di propaganda populista di Rete 4 a sostenere che i figli degli altri vadano costretti a pregare e a recitare rosari in classe.
Nella fattispecie, difenderà la maestra Marisa e il suo andare a scuole a imporre olio di Medjugorje ai suoi allievi. Non male per un tizio che urla che bisognerebbe vietare l'educazione al rispetto per rispetto dei genitori omofobi e poi die che lui se ne frega degli altri quando vede l'opportunità di imporre le sue idee.
Citando il nome di Dio invano in quella sua brutta abitudine ad attribuirgli ogni sua più opinabile opinione, l'evangelico scrive:
E che quella fosse la tesi che gli ha fatto ottenere una nuova ospitata televisiva lo dichiarava lo stesso pastore in un messaggio pubblicato ieri, nel quale auspicava che centinaia di maestre usassero la scuola come luogo di culto:
Fa abbastanza sorridere che il pastore si includa in un "noi cristiani", quasi ritenesse di poter parlare a nome di un intero gruppo sociale. E non va meglio col suo asserire che "loro" sentirebbero il "bisogno di pregare in luoghi pubblici". Peccato che di luoghi adibiti a riti religiosi ce ne siano a bizzeffe, ma una scuola non è certamente un luogo adatto alla preghiera, dato che gli studenti ci vanno per studiare e non par fare catechismo.
A quanto pare, l'evangelico teorizza che i suoi i "bisogni" lo legittimino a imporsi ai figli degli altri , anche contro il volere dei loro genitori. Infatti la signora Marisa non pregava, ma obbligava i suoi studenti a pregare e a farsi ungere con olio di Medjugorje.
E così scopriamo che il suo "bisogno" di imporre preghiere venga da lui ritenuto un diritto, ma il diritto all'esistenza delle persone lgbt è da lui inteso come una pretesa che offenderebbe la sua omofobia, motivo per cui lui i loro diritti andrebbero ritenuti come una imposizione a chi vuole imporre le sue convinzioni ai figli degli altri.
Il pastore ci fa anche sapere che la scaletta del programma prevede il suo intervento subito dopo quello Vittorio Feltri, quasi a voler chisrire a quale pubblico si rivolgerà:
Tra i commenti, quel tizio che scrive articoli omofobi mentre posa con Roberto Fiore di Forza Nuova nella sua fotografia del profilo si dice certo che Carollo parlerà per conto di Dio:
Pare curioso che a proclamarsi detentori della "verità" siano sempre quei tizi che propagandano la bufala "gender" come pretesto alla discriminazione.