Il professor Mora vede «radici esoteriche» nelle farine derivate dagli insetti
Martino Mora è il professore del Liceo Bottoni di Milano che da alcuni mesi viene sistematicamente promosso da Nicola Porro, Maurizio Belpietro e Mario Adinolfi dopo che l'punito alcuni studenti che avevano protestare contro il sessismo lo ha reso un "eroe" dell'estrema destra.
Nonostante sia evidente che non sia possibile insistere nella produzione di carne attraverso allevamenti intensivi che, oltre a maltrattare gli animali, finiscono anche con il favorire epidemie e malattie in stile aviaria, è dalle pagine del sito integralista "Informazione Cattolica" che il professore tenta di sostenere una curiosa teoria contro le farine animali:
Le motivazioni che spingono L’Onu e la Ue a proporci gli insetti da mangiare non sono prevalentemente economiche, ma esoteriche. Certamente assistiamo al trionfo di una civiltà “mercatista” in cui i valori economici hanno trionfato sui principi spirituali, e dove la logica del profitto e l’assiomatica dell’interesse regnano sovrane.
Però, in questo caso, la volontà che spinge i popoli verso l’insettofagia non è principalmente quella di vendere e guadagnare. E tantomeno è quella ridicola, ufficiale, di salvare l’ambiente.
E’ bensì la volontà di abbassare l’essere umano. Di degradarlo. Una volontà che ha probabili radici esoteriche. Per gli stessi motivi per cui nelle più inquietanti sette occultiste si spinge l’adepto a nutrirsi di cose ripugnanti, così l’insettofagia di massa sarà una sorta di “iniziazione” di massa. Non solo disgustosa, ma soprattutto antiumana. Quella del “nuovo umanesimo” che odia l’umanità.
Insomma, la credulità religiosa è diventato uno strumento di propaganda per chi si diverte ad accusare si satanismo ed esoterismo chiunque non dica che il maschio eterosessuale bianco non dovrebbe curarsi del pianeta e delle prossime generazioni. Ed è quasi comico come le sue teorie ricevano facili consenso tra i no-vax di matrice adinolfiniana:
Ovviamente insultano anche i vegani che non provano piacere ad ammazzare animali, arrivando a sostenere che loro si sentono superiori alle altre specie, così come parrebbero sentirsi superiori a chi non ha il loro orientamento sessuale o il loro colore della pelle.
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