L'organizzazione forzanovista Provita Onlus cerca di sostenere che Domenico Dolce sarebbe uno di loro
Dopo l'ex senatore leghista Simone Pillon, anche l'organizzazione forzanovista Provita Onlus tenta di sostenere che Domenico Dolce sarebbe uno di loro.
Citando a casaccio la GpA in quanto pretesto scelto da Giorgia Meloni come strumento con cui fomentare l'opinione pubblica contro le famiglie omogenitoriali, attaccano le famiglie gay asserendo che lo stilista sarebbe d'accordo con Jacopo Coghe e con il figlio di Roberto Fiore nel sostenere che la famiglia andrebbe riservata unicamente agli eterosessuali:
Naturalmente l'organizzazione forzanovista si è premurata di alterare il pensiero di Dolce, datoc he il signor Coghe ha omesso di citare altre parole del signor Dolce, ossia: «Sono siciliano, cresciuto con un modello di famiglia tradizionale, fatto di mamma, papà e figli ma questo non vuol dire che non approvi altre scelte. So che esistono altre realtà ed è giusto che esistano. Ho parlato per me, senza giudicare gli altri».
A giudicare gli altri ci ha pensato Coghe, il quale tenta violentemente di mettere le sue parole nella bocca degli altri. E lo fa da anni, dato che è dal 2015 che usa una singola dichiarazione di Dolce contro un'intera comunità:
Nel 2015, Provita Onlus tentò di sostenere che le famiglie gay dovessero essere ritenute "contro-natura" e non meritassero di avere i diritti di cui gole Jacopo Coghe in virtù della sua eterosessualità. Ed era quasi comico come tentarono di sostenere che permettere ai gay di godere dei loro privilegi avrebbe portato a "decostituire la famiglia".