Malan "difende" Borgonovo sostenendo che essere gay sia un insulto
Da Adinolfi al senatore Lucio Malan, la destra è compatta nel dire che a loro sta bene che Francesco Borgonovo possa essere gay fintanto viva con vergogna la sua sessualità e continui ad aiutarli a combattere le loro crociate contro i gay.
E se a loro andò bene inventarsi il "metodo Boffo" con cui usare la sessualità per screditare chi non piaceva alle destre, ora si lamentano che qualcuno possa osservare che il loro alleato contro i gay sia gay. Peccato sia un po' come se Adinolfi passasse le sue giornate a chiedere il divieto all'aborto e poi passasse le sue notti a praticarlo illegalmente.
In particolare, il senatore di Fratelli d'Italia sottolinea che per lui essere gay sia un insulto mentre incolpa chi chiede tolleranza di non mostrare tolleranza verso chi si batte contro la tolleranza:
Arriva persino a sostenere che in difesa di Borgonovo servisse una sorta di ddl Zan, ossia la legge che Malan e Borgonovo hanno tentato di affossare in ogni modo:
A sostenere che i gay vadano incolpati per ciò che ha dichiarato un uomo di destra contro un fay che sparava a zero sui gay è anche l'organizzazione forzanovista Provita Onlus:
Secondo Jacopo Coghe, avrebbe ragione Malan a sostenere che essere gay sia un insulto.
Leggi l'articolo completo su Gayburg