Provita sostiene che odio e discriminazioni siano "libertà di manifestazione"

Molto arrabbiata davanti alla risoluzione europea che ha condannato i discorsi d'odio anti.gay di Italia, Polonia e Ungheria, l'organizzazione forzanovista Provita Onlus si è lanciata nel sostenere che difendere le minoranza dall'odio e dalla discriminazione sarebbe un «attacco contro la libertà di manifestazione del pensiero, nonché contro la libertà di iniziativa politica».
Insomma, Jacopo Coghe si fa promotore della curiosa teoria per cui i valori costituzionali possano essere calpestati a proprio piacimento, dicendo che la loro sistematica violazione sarebbe "libertà di manifestazione". Poi tenta anche di sostenere che sia giusto approvare norme che abbiano il fine di limitare la vita altrui, arrivando persino a dire «regolamenti, bandi, iniziative che riguardano ogni settore spesso hanno proprio gli Lgbt tra le categorie protette o con posti riservati».
E mentre lui cerca di inventarsi fake-news con cui sostenere falsamente che i gay sarebbero dei privilegiati, dimentica che glie sponenti del loro Matteo Salvini e della loro Giorgia Meloni hanno votato contro la depenalizzazione dell'omosessualità nel mondo. Quindi è un po' strano citi slogan a caso mentre negano che dirsi favorevoli ad arrestate o uccidere qualcuno sulla base dell'orientamento sessuale non sia odio.

Ovviamente il loro fine è quello di chiedere a Giorgia Meloni di perseverare nelle ingiustizie, di continuare a rendere orfani i figli dei gay e di fare fiero di lei qual Putin che tanto piace ai Paesi che loro prendono ad esempio:

Secondo il Coghe-pensiero, la loro minoranza dovrebbe avere il diritto di impedire agli altri di poter vivere la propria vita perché a loro sgradita. Ma se altri esprimono opinioni che allargano i diritti, lui dice che sarebbero contro la libertà di pensiero e totalitari.


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