Sgarbi assolve la docente che imponeva rosari in classe

Il Sottosegretario Vittorio Sgarbi, ossia quel tale che dichiarava di aver ripetutamente fatto sesso con ragazzine minorenni, ha incontrato la maestra Marisa Francescangeli, sospesa dall’Ufficio scolastico regionale per aver fatto recitare preghiere e rosari ai suoi alunni, per averli cosparsi con olio benedetto di Medjugorje e per avergli detti che i terremoti non erano eventi naturali ma punizioni di Dio contro gli uomini.
Secondo Sgarbi, l'insegnante aveva pieno diritto di imporre rituali religiosi in classe perché lui ritiene che tali violenze abbiano lo scopo di «insegnare gli stessi valori su cui si fonda la nostra civiltà». Giura che lui ha deciso che la donna non mostrerebbe «nessun fanatismo» e che «l’abuso è soltanto di chi ha stabilito sanzioni con accuse senza fondamento».
Ricordando come Matteo Salvini abbia introdotto il rosario nelle sue campagne elettorali, è in nome dei politici che baciano i crocefissi per piacere ad un elettorato che odia gli islamici che Sgarbi sostiene di aver trasmesso il suo interrogatorio «al ministro Valditara che ha evidentemente fin qui conosciuto soltanto una relazione parziale che non restituisce la personalità della Maestra Marisa Francescangeli. Credo sarebbe necessaria una ispezione ministeriale».


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