Il surreale vittimismo delle destre populiste in "difesa" di Borgonovo

La destra ama fare vittimismo. Ancora arrabbiati perché qualcuno ha osato dire che il loro Borgonovo potrebbe non essere eterosessuale, li troviamo a inveire istericamente contro la compagna della segretaria del Pd. Il nesso. Come loro stessi faranno capire non esiste, ma per loro tutto è pretesto per insultare gli avversari e per fare vittimismo:

Tralasciando la loro scorrettezza di prendere commenti di singoli utenti ed elevarli a tesi che li legittimerebbe ad attaccare interi gruppi sociali, pare davvero surreale fingano di non capire che molestare la compagna di un politico o parlare dell'orientamento sessuale di una persona che ha dedicato innumerevoli articoli finalizzati a incitare odio contro le persone lgbt non è la stessa cosa.

Ad esempio, nella fotografia di apertura Borgonovo era al fianco di Roberto Fiore, segretario di Forza Nuova, ad un evento organizzato in Lombardia dalla lega in cui il segretario neofascista dichiarava: «La teoria del gender è come l’Isis, perché minaccia la società e è un attacco alla nostra identità. In un momento difficile dovremmo ripristinare i veri valori, mentre la propaganda gay incrementa ancor di più il già preoccupante calo demografico italiano». A dire che i gay andrebbero costretti a fare figli per la patria c'era lui, non la compagna di Elly Schlein.


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