Il razzismo di quelli che si sentono offesi da chi parla di razzismo
Mentre Salvini e Meloni giurano che in Italia non esisterebbe alcun razzismo e che ogni razzista dovrebbe sentirsi offeso da chi ne parla, Attilio Negrini pare quasi vantarsi di come a alla destra piaccia insultare le persone in base al colore della loro pelle.
Eccitando gli elettori di Mario Adinolfi, l'esponente dell'estrema destra bresciana scrive:
Non è chiaro perché l'estremista bresciano pensi sia divertente mostrarsi razzista nel sostenere che le persone di colore non dovrebbero saper parlare in italiano. Sarà che loro sono quelli che lanciavano banane alla ministra Kyenge all'uscita da messa, ma sinceramente la loro promozione del razzismo pare davvero inaccettabile.
E dato che non ci risulta che Negrini stia spalando fango, non capiamo neppure perché usi un'immagine che riguarda lo sfruttamento degli immigranti per usare dei morti a fini di incitamento alla discriminazione, anche se pare che i seguaci di Adinolfi apprezzino.
Naturalmente ha insulti anche per Paola Egonu, sostenendo che avrebbero ragione i leghisti a dire che un'italiana con un colore della pelle a loro sgradito che osa parlare degli episodi di razzismo subiti starebbe una persona che starebbe "sputando nel piatto in cui mangia":
Non mancano insulti anche alle femministe, che lui definisce "starnazzati" in quella sua abitudine a preferire gli insulti alle argomentazioni. A suo dire, sarebbe "fascismo" contestare una ministra che vuole imporre per legge le sue idee attraverso la recessione delle libertà altrui:
Ovviamente sfotte anche gli alluvionati dell'Emilia Romagna, proponendosi come quello che nega i cambiamenti climatici davanti ai danni causati dai cambiamenti climatici:
Dopo aver insultato tutto, Negrini ci spiega che lui voleva che vincesse il candidato di Meloni e Salvini perché anti-gay. Sostenendo che non sarebbe "cristiano" chi non odia il prossimo e che lo scopo della religione sia quella di infliggere ingiuste discriminazioni, è con i suoi consueti toni rabbiosi che l'esponente dell'estrema destra bresciana scrive:
Lascia basiti che alcuni estremisti dedichino la propria vita all'odio del prossimo, sostenendo che lo scopo delle loro vite sia quello di impedire i Pride e infliggere discriminazioni.