Jacopo Coghe chiarisce che il suo problema non è la GpA, ma il fatto che i gay abbiano figli

Jacopo Coghe chiarisce indirettamente l'ovvio, ossia che tutta la loro violenta retorica contro la GpA e dettata unicamente dal loro odio omofobico. Infatti, davanti ad una stragrande maggioranza di coppie eterosessuali che accedono a quella pratica, lui urla che lui pretende divieti e repressioni perché teme «che chiunque, anche coppie gay, possano avere dei figli».

Se è evidente che ci sia molta malafede in chi cerca di sostenere che la priorità de Paese sia quella di vietare ciò che è già vietato perché a lui dà fastidio che i bambini nati all'estero godano di pieni diritti al posto di essere discriminati per il suo sadico piacere, evidente è come ami elencare insulti al fianco del neologismo coniato dall'estrema destra per definire la GpA. Evidentemente spera che se ripeterà insulti all'infinito, qualcuno crederà che la GpA sia male anche se lui non ha mai addotto argomentazioni che vadano al di là di quei ciechi slogan che continua a ripetere.

Eccitato come una scolaretta nel calpestare la dignità dei bambini, che lui rappresenta come oggetti da acquistare la supermercato, scrive:

Se ci auguriamo che chi guidava quel camion abbia quantomeno provato schifo verso sé stesso, davvero intollerabile è la violenza a cui l'organizzazione forzanovista si sta ormai spingendo nella sua guerriglia contro i diritti e contro la civiltà.
E mentre nessuno va a disturbarli a casa loro, loro none sitano ad andare davanti agli ospedali a insultare le donne o davanti alle fiere a insultare chi vuole figli. Insomma, per loro tutto va fatto contro qualcuno, mai per costruire qualcosa.


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