Le norme anti-aborto polacche hanno ucciso un'altra donna: il cuore del feto non batteva più, ma i medici non sono intervenuti
La Polonia che tanto piace alla Meloni ha ucciso un'altra donna. Il bambino le è morto in grembo, ma è a causa delle abominevoli leggi polacche che regolano l’interruzione di gravidanza che i medici non sono intervenuti. Così Dorota è morta per shock settico e collasso degli organi.
È morta nella notte del 23 maggio, al quinto mese di gravidanza. Non è il primo caso di mancata azione da parte dei sanitari, frenati dalla rigida normativa che tanto piace alle sedicenti organizzazioni "pro-vita" nostrare.
Ad esempio era la solita Provita Onlus a sostenere che leggi che costringono le donne a morire a causa di aborti spontanei fosse una "buona notizia":
Forse mon ringrazieranno Jacopo Coghe i damiliari della fonna uccisa dalla loro ideologia.