Malan difende il negazionismo climatico
Il senatore Lucio Malan, ovviamente di Fratelli d'Italia, dichiara di credere alla fantomatica "ideologia gender" e di non credere ad evidenze oggettive come l'efficacia dei vaccini o i cambiamenti climatici.
Avvezzo a crearsi un imprecisato "loro" contro cui indirizzare le sue invettive, tenta oggi di sostenere che il negazionismo climatico sarebbe una "opinione", al pari di come definiva anche i reati reati da motivi d'odio:
Fa sorridere che, dinnanzi a chi denuncia il negazionismo davanti ad evidenze scientifiche, lui invochi una presunta "libertà di avere opinioni diverse" contro realtà appurate. A detta sua, su tutto deve essere legittimo pensarla in modo diverso, purché non la si pensi diversamente da lui.
E se lui potrà anche dirsi convinto che lo smog sia salutare e che le alluvioni non siano un problema ai suoi occhi, omette di osservare che appare assai opinabile sostenere che altri dovrebbero essere disposti a morire pur di avere rispetto delle sue convinzioni. Perché qui non si parla di no-vax che mettevano sì a repentaglio la vita altrui, ma perlomeno erano loro stessi a correre i rischi più altri e talvolta a morire (come successo a quel tale tanto apprezzato da Adinolfi che si vantava di andare in giro a tossire sulle persone nei supermercati). Qui si parla di negare fatto che potrebbero compromettere irrimediabilmente la vita di milioni di persone. E già oggi ci sono Paesi in cui migliaia di poveri pagano sulla propria pelle il negazionismo dei Malan.
Quindi lui potrà anche irridere ci osa vedere fascismo nel fascismo, ma ciò non lo legittima a fare il fascista che si dice pronto a rischiare la vita altrui pur di negare la scienza.