Mattarella: «Omofobia, bifobia e transfobia costituiscono un’insopportabile piaga sociale ancora presente»
Mentre Salvini pensa al Milan e Giorgia Meloni eccita i gruppi forzanovisti mandando Piantedosi a strappare i genitori ai figli di famiglie arcobaleno, è il Presidente della Repubblica ad essersi ricordato della Giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia.
Come già avvenuto in passato, Sergio Mattarella ha dichiarato che «omofobia, bifobia e transfobia costituiscono un’insopportabile piaga sociale ancora presente e causa di inaccettabili discriminazioni e violenze, in alcune aree del mondo persino legittimate da norme che calpestano i diritti della persona».
Il Presidente ha poi ricordato che «l’azione di contrasto ai numerosi episodi di violenza che la cronaca continua a registrare non può cessare» e che «contro le manifestazioni di intolleranza, dettate dal misconoscimento del valore di ogni persona, deve venire una risposta di condanna unanime. È compito delle istituzioni elaborare efficaci strategie di prevenzione che educhino al rispetto della diversità e dell’altro, all’inclusione».
Peccato che, come ricordato dal parlamento Europeo, spesso si abbia l'impressione che certe istituzione lavorino più per incitare omofobia che per combatterla. Eppure tutto ciò resta illecito, dato che «gli abusi, le violenze, l’intolleranza, calpestano la Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione europea e la nostra Costituzione che proprio nell’articolo 3 riconosce pari dignità sociale, senza distinzione di sesso, di tutti i cittadini, garantendo il pieno sviluppo della persona umana».
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