Mengoni critica gli attacchi del Governo meloni alla comunità lgbt


Marco Mengoni non ha mai nascosto le sue preoccupazioni per le sorti delle persone lgbt dopo la vittoria elettorale di Giorgia Meloni. Per questo ha deciso di presentarsi sul palco dell'Eurovision Song Contest una bandiera rainbow: «L’ho fatto perché volevo ricordare all’Europa che in Italia non siamo da meno su certi temi e che tanti italiani sono molto più aperti mentalmente rispetto alla paura che c’è su questi temi. Portare quella bandiera all’Eurovision, simbolo di incisività, mi è venuto istintivo. Sapevo che era un palco importante, che è uno spettacolo che vedono in tanti ed ero lì a rappresentare l’Italia. La nostra società sta facendo dei passi indietro che non voglio che faccia, ma io quello che penso l’ho detto lo stesso. Ma basta aver paura di dire certe cose, l’Italia è un paese molto più aperto di quanto si pensa».

Intervistato dal Corriere della Sera, Mengoni ha ora aggiunto:

Quella era la bandiera dell’inclusività totale, quella contro tutte le discriminazioni. In Italia vedo tante cose che non sto capendo perché, nel 2023, mi sembrano anacronistiche. Non è un mio voler andare contro, ma un voler capire cosa accade. Credo che l’inclusività e le minoranze siano parte integrante della società.
La direzione di certe forze politiche? Un po’ mi fa paura, ma non sono solo visto che lo ha detto anche un capo di governo oltreoceano (Trudeau). Ci sono azioni che vedo e pensieri che sento che mi fanno venire voglia di urlare le mie idee anche a costo di ricevere i commenti negativi che ovviamente sono arrivati dopo quella bandiera. Anche se erano di più quelli positivi. La posizione del governo attuale non mi piace.
La ministra Roccella? Non solo, anche le uscite del presidente della Camera Fontana. Vorrei capire perché ci sia questo approccio”.

Insomma, se da una parte c'è chi cerca facili consensi incoraggiando la discriminazione, dall'altra c'è chi non teme gli insulti dei gruppi omofobi per difendere i diritti civili.
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