Pillon e gli evangelici all'attacco del Papa, della "'islamizzazione" e della "sostituzione etnica"


In più occasioni abbiamo provato dimostrare come dietro l'intera lobby anti-gay e dietro alla loro feroce violenza contro interi gruppi sociali ci sia un piccolo manipolo di integralisti. L'ennesima riprova arriva da alcuni messaggi pubblicati dal pastore evangelico Luigi Carollo.
Proprietario della Sabaoth Church di Modena, il pastore Carollo è solito usare la religione per sua per promuovere il partito di Mario Adinolfi e la formazione politica di Fratelli d'Italia. Reclutò anche l'ex senatore leghista Simone Pillon per pregare insieme lui affinché Dio garantisse impunità a chi commette reati d'odio al fine di portare l'ideologia di Orban in Italia.
A quanto si apprende dai suoi messaggi, Carollo ha un fratello chiamato Mattew, il quale risulta il proprietario della Sabaoth Church di Bologna. I due fratelli avrebbero dunque deciso di costruirsi una chiesa a testa.

Ed indovinate un po' chi è che p stato invitato dalla Sabaoth Church di Bologna a promuovere alla discriminazione i propri adepti? Ovviamente l'ex senatore leghista Simone Pillon, chiamato a promuovere il suo manuale per omofobi:



Il caso non è isolato, dato che il fratello di Luigi Carollo ha dato spazio promozionale anche a Mirko De Carli, ossia all'esponente del partito di Mario Adinolfi che ha organizzato svariati comizi politici nella chiesa modenese:



Quindi ci troviamo davanti al solito gioco di specchi. Davanti a molteplici chiese che promuoventi Pillon e De Carli, scopriamo che l'organizzazione è riconducibile alla sola famiglia Carollo. E dietro di loro c'è sempre la solita gente, dato che a mostrarsi interessato all'uso propagandistico della Sabaoth Church troviamo sempre il solito Gianfranco Amato, il quale insiste a dier che serva più omofobia per "proteggere" i loro bambini:



I due pastori collaborarono con la Chiesa Ortodossa anche per una manifestazione organizzata il 25 gennaio 2020, giornata della conversione di Paolo di Tarso sulla via di Damasco, per quello che loro sostenevano fosse una «difesa dei valori cristiani messi in discussione dalla crescente secolarizzazione e scristianizzazione della società, dalla strisciante islamizzazione favorita da una politica suicida nei confronti dell’invasione afro-islamica e dalla ridicolizzazione del cristianesimo e blasfemia dilagante».



Asserendo che loro vedrebbero una fantomatica «cristianofobia» mentre sostengono che non esisterebbe alcuna omofobia, sostenevano chiedevano «rispetto per la nostra fede» a nome di persone che non hanno rispetto per la sessualità e le famiglie altrui.
Quindi loro rivendicano il diritto di pregare contro i gay, di diffamare la vita di chi osa non condividere l'orientamento sessuale dei loro riferimenti politici, di chiedere che agli islamici venga vietata la libertà di culto mentre parrebbero sostenere di sentirsi discriminati da chi non li aiuta ad instaurare un regime religioso in stile talebano.

In quell'occasione, i fratelli Carollo anticiparono di svariati anni il ministro Logobrigida nel promuovere il mito neonazista sulla "sostituzione etnica". Evidentemente tutti loro stanno riprendendo una propaganda coordinata da una regia e Lollobrigida ha semplicemente creato scandalo dicendo parole che nel loro ambiente vengono ripete da anni. E così, tra i soliti insulti rivolto ai cattolici, scrissero:

Si è notata la completa assenza di movimenti cattolici, evidentemente non autorizzati a partecipare all’evento dalla filo-immigrazionista Chiesa Catto-Comunista Vaticana. Nel suo intervento il nostro Metropolita mons. Filippo Ortenzi ha denunciato l’islamizzazione di varie zone di Roma (es. Tor Pagnotta ribattezzata la Banglanella) e ricordato come la sostituzione etnica non è una tesi campata in aria perché già verificatasi in altri Stati, come l’Egitto, dove gli egiziani (copti) sono discriminati dalla maggioranza, discendente degli invasori arabi (semiti e non camiti come gli egizi) sia come autoctoni che come cristiani, tanto che il loro Stato si chiama Repubblica Araba d’Egitto e la legge islamica (sharia) è una delle fonti del diritto. Il discorso completo del nostro Arcivescovo Metropolita verrà pubblicato sul canale YouTube della Chiesa dal nostro portavoce Padre Stefano Capponi che ha ripreso l’evento.

Insomma, i fratelli Carollo e i loro mici ortodossi parrebbero rimpiangere i tempi delle crociate, quando era legittimo uccidere le persone ritenute "infedeli". Ed è urlando che loro hanno in odio il Papa che chiedono più razzismo contro chi non è espressione della loro ideologia religiosa.
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