Provita Onlus invita attaccare i diritti degli adolescenti lgbt con un coltello fra i denti

Jacopo Coghe sembrerebbe sempre più intenzionato ad incitare i suoi proseliti alla violenza contro i gay, dato che il suo sostenere che bisognerebbe imporre discriminazione col coltello fra i denti pare una dichiarazione molto grave. Ancor più se si considera che chi si rivolge ad un pubblico selezionato per intolleranza e per vicinanza all'estrema destra dovrebbe ben sapere che c'è il reale rischio che simili parole possano incitare un qualche camerata ad accoltellare una delle innumerevoli vittime della sua feroce persecuzione.
Ancor più se il barbuto estremista cerca di spaventarli inventandosi che chi vuole un figlio sciupafemmine che rincorra giovani ragazzine come il loro amatissimo Salvini potrà ottenerlo attraverso una cieca adesione alla sua ideologia omofoba.

Se anche i bambini capirebbero che le persone lgbt non stanno aumentando ma, semplicemente, hanno smesso di nascondersi per scampare al loro cieco odio, è a nome della sua Provita Onlus che scrive:

In realtà è Jacopo Coghe che dovrebbe tenere giù le sue mani dai figli altrui, anche perché i figli degli altri non sono "suoi" come lui parrebbe sostenere. Perché se lui sogna un mondo dominato dall'odio in cui i suoi figli siano indottrinati al suo stesso disprezzo verso gli altri, è probabile che ci siano molti più genitori che sicuramente non vorranno quello schifo per i propri figli.

Tra i commenti, chiarisce anche che tutto il suo odio deriva dal suo desiderio di imporre il sesso biologico agli altri, forse sperando che il suo ripetere istericamente slogan sconclusionati su cellule e cromosomi possa nascondere la verità su come la natura sia molto più varia e colorata rispetto ai suoi meri istinti sessuali:

Con buona pace per Coghe, il fato che lui non voglia che altre persone possano cambiare sesso è un problema suo, dato che non basta urlare che lui vuole divieti e imposizioni perché i suoi più proibiti sogni discriminatori debbano essere considerati legge.
Dato che nessuno gli rompe le scatole sulle sue scelte, nessuno gli impone con chi dovrebbe andare a letto e nessuno ha più di tanto da ridire su come il presidente della sua organizzazione offrisse sconti sulle prostitute di Praga agli studenti che acquistavano la sua tessera, sinceramente non si capisce con quale diritto il signor Cogeh chiede ai suoi seguaci di mobilitarsi per impedire che gli altri possano vivere in santa pace la propria vita.


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