Adinolfi impreca contro la Roccella perché a lui mon basta renda orfani 33 bambini


È imprecando e nominando il nome di Dio invano, ricorrendo a parole che probabilmente lui avrebbe spacciato per una bestemmia se fossero state pronunciari da altri, che Mario Adinolfi si scaglia contro Eugenia Roccella. La accusa di non voler danneggiare a sufficienza i 33 bambini di Padova che il governo vuole renfere orfani di madre:



La sua ira deriva dalle dichiarazioni della ministra, la quale sostiene che i figli discriminati dovranno rivolgersi ai giudici per veder riconoscite le loro mamma.
Adinolfi sostiene che lui avrebbe "vinto" perché ha contribuito a creare quel vuoto mormativo che la Meloni sta usando per attaccare le famiglie lgbt. E lamenta che a lui non sta bene che qualcuno possa rivolgersi ai tribunali per ridate pieni diritti a quei bambini, a cui lui vuole sua tolta la possibilità di essere affidati al genitore non biologico in caso di morte e separazione, sua tolto il diritto al sostentamento e all'eredità, sia tolta la possibilità di viaggiare con il genitore non biologico, sia negato l'eventuale secondo cognome del genitore non biologico e magari siano tole pure la cittadinanza o la residenza.
Il solo pensiero che a quei 33 bambini non sia fatto del male lo fa imprecare.
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