Bignami incassa l'endorsement dell'immigrato meloniano che accusa i gay essere «pedofili» mentre si fa penetrare da altri uomini


Il signor Jonathan è un immigrato extracomunitario che dichiara di votare per Giorgia Meloni. In più occasioni ha elogiato l'ex senatore leghista Simone Pillon per le sue parole contro i gay ed ha condiviso il pensiero del suo amato Jacopo Coghe di Provita Onlus. Quindi, dato il personaggio e la sua matrice, forse non stupisce troppo trovarlo a sostenere che i gay sarebbero pedofili:



Peccato che a dichiararlo sia un extracomunitario che si vanta di fare sesso non occasionale con altri uomini e di farsi eiaculare nel deretano:



Ci eravamo già occupati di lui in altre occasioni, trovandolo a fomentare i gruppi di estrema destra dando ragione a chi accostava i gay alla pedofilia o mentre invitava gli estremisti omofobi ad usare mezzi illegali per «combattere» quella che lui chiama «setta lgbt».

Il motivo per cui ce ne stiamo nuovamente occupando è perché il soggetto ha dichiarato che entro stasera chioserà il suo profilo e ci sarebbe spiaciuto veder sparire materiale che speriamo possa essere usato per intentare un processo penale. Perché se grazie al suo Pillon non è punibile chi incita odio contro interi gruppi sociali, l'immigrato meloniano parrebbe rendere ben identificabile la vittima del suo reato di diffamazione aggravata quando accusa l'dedicatore gay cacciato da una parrocchia di Cesena di rappresentare un pericolo per i «bambini» in quanto lui ritiene che quel ragazzo sarebbe espressione di quella «setta lgbt» che lui sostiene sia composta da «pedofili»:



Forse la Procura dovrebbe spiegare all'immigrato che nel nostro Paese non è legittimo accusare innocenti di reati tanto gravi. E forse dovrebbe anche chiedergli da dove provenga quel fucile con cui lui posa nelle sue fotografie.
Inoltre il signor Jonathan pareva così interessato ai bambini quando si masturbava sulla strada pubblica nel totale disinteresse di come dei minori avrebbero potuto vederlo:



La teoria di Jonathan è che i gay meritino di essere presi a calci dopo essersi impegnati gratuitamente in opere di volontariato:



Forse dovremmo dirlo all'università che il signor Jonathan frequenta pur essendo un italiano, dato che se gli altri non meritano nulla perché gay, allora anche lui non dovrebbe poter chiedere che l'Italia si faccia carico dei suoi costi dato che anche lui è gay.

La situazione non migliora quando l'immigrato che parla arabo sostiene che sarebbe Dio. Per veicolare quel messaggio, il tizio che fa sesso occasionale non protetto rilancia il messaggio di un utente che si forma con simbolo dell'ultra-destra:



Non per voler essere critici, ma il signor Jonathan non pare così timorato di Dio mentre condivide video in cui mostra durante penetrazioni anali non protette. Ed è in quella loro abitudine ad insultare e deridere tutti che il signor Jonathan ci spiega anche che lui giudica senza voler essere giudicato. Lui vuole praticar emesso non protetto con persone sempre diverse e poi fa il moralista a sostegno di Pillon e di Provita Onlus mentre scrive:



Il signor Jonathan è anche un fan di Bignami. Se non sappiamo se l'esponente di Fratelli d'Italia gradirà le attenzioni di un extracomunitario che ama mostrarsi mentre pratica sesso non protetto con persone a caso, sappiamo che l'extracomunitario si diverte un mondo a sostenere che i gay sarebbero nazisti:



Sarebbe interessante scoprire cosa avrebbero detto i suoi amici nazisti se durante il regime di Hitler lo avessero trovato a pubblicare messaggi come questo:



Alla polizia postale vorremmo porre anche un'altra domanda. Ammesso che non costituisca un illecito il suo invito ad usare mezzi illegali per far fuori chi è gay (peraltro quando la minaccia è legata a fotografie che lo mostrano in mimetica e con un fucile militare), non è forse il caso che qualcuno vada da questo signore a domandargli perché un gay continui a dire che i gay sarebbero tutti pedofili? Perché noi sappiamo che è falso, ma se lui continua a dirlo forse bisognerebbe capirne il motivo.
E se il soggetto pare alquanto surreale, dato che un conto è il diritto a poter fare ciò che si vuole e un altro è spalleggiare chi parla di "moralità" contro i gay mentre si registrano video pornografici gay particolarmente estremi, la sua storia ci permette di capire da quali personaggi i vari Pillon e Coghe prendono spunto quanto tentano di sostenere che ci sarebbero dei gay che la pensano come loro. Perché se quei gay sono come il signor Jonathan, non serve commentare.

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