Continuano le invettive di Provita Onlus contro i partecipanti al Roma Pride
I fondamentalisti dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus pretendevano che si credesse a quel loro Massimo Gandolfini che, dal palco del "family day", pareva dare i numeri mentre urlava che ci fossero presenti due milioni di omofobi in uno spazio che mai avrebbe potuto contenere quei numeri.
Ma dato che quell'organizzazione fattura sull'odio e ama atteggiarsi da bulli, è all'interno della prevedibile campagna di diffamazione che avrebbero condotto i partecipanti al Roma Pride che scrivono:
Non è chiaro perché Jacopo Coghe paia divertirsi un mondo a molestare i bambini, quasi ritenesse particolarmente divertente citarli a casaccio pur di vantarsi di come lui li voglia strappare dalle braccia dei loro genitori al solo fine di renderli orfani. Ed è fastidioso continui a usare i bambini per attaccare centinaia di rivendicazioni del mondo lgbt che nulla hanno a che fare con i figli, mostrando quanto astio verso la vita, la famiglia egli adolescenti guidi la loro nera propaganda.
Inoltre il suo messaggio lascia trasparire che il suo problema non è la GpA, ma il fatto che a due uomini non dia impedito di potrr essere genitori.
A dimostrazione degli effetti della loro propaganda, basata sul tentativo di risultare sempre offensivi e di soppesare ogni parola perché possa incitare odio, troviamo commenti a dir poso osceni. Alcuni intolleranti vogliono che i gay siano rinchiusi in manicomio, altri vogliono si dica che i gay sarebbero "malati mentali" che vanno continuamente insultati on modo gratuito e violento:
Se pare molto blasfemo l'abuso di simboli cristiani in chi vomita odio, come pareva molto prevedibile che a partecipare alla campagna d'odio di Cogeh arrivassero tizi che ostentano icone di mori in difesa dei muti anti-migranti con cui Trump voleva garantire più bambini morti nel Rio Grande, i fondamentalisti di Provita Onlus irridono anche le fotografe, urlando che loro vogliono he si dica che al Pride non ci sarebbe andato nessuno:
Probabilmente non ci si può aspettare molto da gente che cerca di fare soldi facili dal business dell'odio, ma pare davvero squallido come reagiscano con odio contro una grande partecipazione che loro mai otterranno. Infatti alle loro manifestazioni non troveranno mai una partecipazione simile e forse è quello il motivo ler cui sono così arrabbiati.