Daniela Santanché chiede a Giorgetti uno sconto sulle tasse non pagate per evitare il fallimento
Dopo che l'inchiesta di Report su Daniela Santanchè e sulla sua gestione delle aziende Visibilia e Ki Group, sono emersi bilanci in rosso, lavoratori mandati a casa senza liquidazione e ditte messe in difficoltà dal mancato saldo delle forniture. E mentre le sue imprese crollavano, Daniela Santanché e il suo socio si assegnavano compensi e benefit sproporzionati. E non sono mancati soldi dati ai giornalisti di destra e appalti assegnati senza gara per la campagna promozionale del ministero del turismo “Open to Meraviglia”.
Ora la ministra di Fratelli d'Italia avrebbe proposto al Fisco di pagare al fisco solo il 66,41% di quanto non salato, tra irregolarità, interessi e sanzioni. Chiede però una ratealizzazione decennale che le permette di pagare una minima parte di quanto dovuto in comode rate semestrali.
Sarà il ministro leghista Giorgetti a dover decidere se accettare di scontare le tasse alla collega Daniela Santanché al fine di evitare il fallimento di Visibilia, con tutte le conseguenze anche penali che quella decisione di porterebbe dietro.
La Santanché ha anche cercato di incolpare Berlusconi per i suoi debit: «Alla fine dell’esercizio 2017”, spiegano i legali nel ricorso, «durante le interlocuzioni per il rinnovo del contratto, Visibilia, con scarso preavviso, ha avuto comunicazione dall’editore S.E.E. S.p.A., proprietario della testata “Il Giornale” e del periodico “Il Giornale Style”, che detto contratto di concessione pubblicitaria per la pubblicità nazionale non sarebbe stato rinnovato alla scadenza del 31 dicembre 2017. Il fatturato riconducibile al contratto in parola era, nel 2017, pari a circa euro 4.800.000, con una marginalità di circa euro 1.000.000,00. Questa marginalità, insieme a quella delle altre testate con cui la Società aveva la concessione pubblicitaria, serviva per coprire i costi di struttura della Società stessa. Visibilia, pertanto, a partire dal 2018, per sopperire alla perdita di tale fatturato, ha cercato di trovare sul mercato, contattando altri editori, ulteriori concessioni da gestire, senza ottenere però risultati soddisfacenti».
In tribunale è stata depositata anche una lunga lista dei debitori della Santanché. Figura che dal 2016 il suo ex compagno Alessandro Sallusti dovrebbe a Visibilia circa 240 mila euro per avere acquistato da società del gruppo dei crediti di oltre 600 mila euro. Alla Santanché dovrebbe 61 mila euro anche Forza Italia, così come debiti riguarderebbero alcuni compagni di partito: l ’europarlamentare Carlo Fidanza le deve ancora 180 euro. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa ha un debito con lei di 2.427,32 euro. Suo fratello, Romano La Russa, le deve ancora 348,92 euro. Fratelli d'Italia deve ancora saldare 12.120 euro. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha con lei un debito di 220,09 euro. Perfino Gianni Letta deve ancora saldare un conto da 171,78 euro.
Preoccupante è anche la lunghissima la lista dei giornalisti, all’epoca tutti de Il Giornale, che le dovrebbero ancora piccolissime somme di qualche decina di euro.