Fratelli d'Italia attacca anche il Milano Pride: «Capricci non vanno confusi con diritti civili»

Sempre sotto al coordinamento dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus, Fratelli d'Italia ha inaugurato una campagna d'odio anche contro il Milano Pride.
A condurla è quel Giacomo Zamperini che nei giorni scorsi ha promesso all'organizzazione forzanovista l'emanazione di leggi regionali che imporranno la sistematica discriminazione degli studenti trans all'interno degli istituti lombardi. Per volere di Jacopo Coghe, le donne dovranno essere apostrofate al maschile e gli uomini dovranno essere etichettati al femminile al solo fine di torturare psicologicamente e sadicamente gli adolescenti.

Elogiato dagli uomini di Roberto Fiore per la sua opposizione al patrocinio delle centinaia di migliaia di persone che parteciperanno al Milano Pride, è all'indomani dell'ennesima aggressione omofoba avvenuta in Lombardia che, che l'esponente di Fratelli d'Italia ha cercato di farsi campagna elettorale ostentando la sua avversione verso i gay davanti al pubblico omofobo di Provita Onlus:

Concedere un patrocinio o presenziare istituzionalmente ad una manifestazione, significa anche condividerne le finalità e gli intenti. Se, quindi, ci si limitasse alla richiesta di maggiori tutele ed al contrasto delle discriminazioni, saremmo tutti assieme in piazza. Siccome, invece, si rivendicano posizioni divisive, con un vero e proprio documento politico che contiene richieste di intervento legislativo, come sull’utero in affitto e le adozioni delle coppie gay, spesso attraverso l’utilizzo anche di immagini blasfeme, volgari, offensive, violente e di dubbio gusto, non ci è proprio possibile sostenere manifestazioni di questo genere. Noi non vogliamo contrapporre i diritti degli omosessuali ai diritti degli eterosessuali: per noi esistono soltanto diritti delle persone, senza alcuna distinzione. Troppo spesso, l’orgoglio trascende in prepotenza ed i capricci vengono confusi con i diritti civili.

Ricorrendo alla sua fastidiosa retorica basata sul negare l'esistenza di discriminazioni mentre incoraggia discriminazione, il melonaio sostiene che i gay dovrebbero accontentarsi di non essere picchiati per strada. Dice che a lui non sta bene possano chiedere di adottare figli, forse pensando che il politico di destra debba vietare la libertà di opinione negando patrocini a chi non aderisce al loro pensiero unico. Ed evidentemente lui ritiene che le adozioni vadano riservate ai solo eterosessuali, come quel loro Gandolfini che poi si ritrova con la figlia adottiva che manifesta in piazza contro di lui perché resa vittima della sua ideologia.
Ovviamente cita a casaccio anche quello che l'estrema destra chiama "utero in affitto", dato che Salvini e Meloni hanno fatto chiaramente capire che la loro disinformazione sulla GpA verrà sfruttata per giustificare azioni omofobe a danno di migliaia di adolescenti. E non manca neppure di citare gli slogan di Forza Nuova, sostenendo che i gay confonderebbero i diritti con i "capricci" dato che loro teorizzano che i diritti spetterebbero unicamente al maschio metrosessuale bianco di estrema destra.
Pare inaccettabile anche il loro sostenere che sarebbe "divisivo" ritenere che l'Articolo 3 della Costituzioni debba trovare piena applicazione, anche se loro amano sostenere che i reati d'odio dovrebbero essere ritenuti una loro "libertà di opinione" da estremisti che sognano di imporre un reato di opinione che vieti di esprimere pensieri e idee non conformi al loro pensiero unico.


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