Continua la campagna d'odio di Provita Onlus contro il Roma Pride: «Adulti viziosi che si passano i bambini come bambolotti»

Simone Pillon e Jacopo Coghe
Continua la campagna d'odio che l'organizzazione forzanovista Provita Onlus sta conducendo contro i gay italiani. In un crescendo di violenza, l'organizzazione di estrema detra che detta legge agli uomini della meloni si lancia nel sostenere che i gay sarebbero «adulti viziosi che si passano i bambini come bambolotti». Ed ovviamente invitano ogni fascista e meloniano che condivida la loro fede religiosa in Putin a sostenere che i gay facciano «schifo».
Rilanciando la bufala di «genitore 1 e 2», ossia un qualcosa che non è mai esistito ma che loro hanno creato come mezzo per istigare odio mediate la loro incessante falsa testimonianza, è sostenendo che debba essere ritenuto reato esprimere opinioni non conformi al loro pensiero unico che scrivono:



In realtà, sono i leader della destra quelli che fanno figli al di fuori del matrimonio o con donne sempre diverse, motivo per cui fa un po' sorridere che attacchino chi chiede pari diritti per tutti i bambini e non solo per chi è nato mediante sesso extraconiugale come la figlia della Meloni o da quello che il cristianesimo ritiene "adulterio" come i figli di Salvini.

Sempre continuando ad usare quello che loro chiamano "utero in affitto" come pretesto per la più grande campagna d'odio anti-gay degli ultimi decenni, l'organizzazione attacca il Comune di Pavia dicendo che un tale che volava multare l'omosessualità contesta il patrocinio dato al Pride. Il tutto, a nome di un'organizzazione forzanovista presieduta da un tale che commercializzava una tessera che offriva anche sconti sulle prostitute di Praga agli studenti, praticamente affittando ragazze:



Se non è chiaro perché Jacopo Coghe ai tteggi come se pensasse essere un duce che detta legge (nonostante paia plausibile possa ritenere che una donna come la Meloni abbia il dovere di obbedire sottomessamente ad un maschio), è invocando il reato di opinione che scrive:

«Trascrizioni per “figli” di coppie gay, quindi tramite il ricorso anche all’utero in affitto e alla Pma, ideologia gender fluid e sessualità fluida, carriera alias nelle scuole. Sono i temi protagonisti del gay pride dello scorso 3 giugno a Pavia, che ha ricevuto il patrocinio dell’amministrazione comunale di centrodestra guidata dal sindaco Fabrizio Fracassi, della Lega. Un patrocinio inaccettabile e ipocrita se pensiamo alle promesse politiche delle forze di centrodestra in tutta Italia, che vogliono difendere famiglie e bambini proprio dall'utero in affitto, che il Governo vuole far diventare reato universale, e dalle altre istanze Lgbtqia+ portate avanti dal Pride, come appunto maternità surrogata o progetti gender nelle scuole di ogni ordine e grado. Vergognoso che l’amministrazione, a parte gli esponenti di Fratelli d’Italia, si sia piegata ai diktat delle lobby arcobaleno. I cittadini e le famiglie si ricorderanno di questa ipocrisia». Così Angelo Mandelli, Referente Territoriale di Pro Vita & Famiglia onlus.

Angelo Mandelli, tutto eccitato nell'usare virgolette per togliere dignità ai bambini che lui cerca di discriminare, è quel tale di Ora et Labora che si candidò con Mario Adinolfi che paragonava i gay ai pedofili. Stampava volantini di incitamento omofobo e invocava la sterilizzazione delle persone trans. Arrivò persino a proporre di multare l'omosessualità
Insomma, pare un personaggio assai discutibile che ha dedicato anni a promuovere odio e discriminazione, ma evidentemente la sua ideologi non disturba i vertici di Provita Onlus e la loro campagna per russificare l'Italia e renderla una patria fondata sull'odio.

Intanto il leghista Lorenzo Fontana ha conesso il patrocinio della Camera al congresso in cui Jacopo Coghe cercherà di dettare legge su come dovranno essere indottrinati i ragazzi della gioventù salviniana nelle scuole. Già in passato la loro Maria Rachele Ruiu (che cercò di candidarsi con Giorgia Meloni) tentò di andare per scuole a promuovere una fantomatica "educazione sessuale biblica" interamente basata sull'incitare i ragazzi a non usare preservativi.
Poiché loro sostengono che Putin sia il loro ideale, c'è da domandarsi se non ambiscano a crescere una generazione che sia disposta a stuprare bambine di 3 anni come i soldati di leva allevati dal loro idolo. E dato che a Verona (sempre sotto il patricinio leghista di Fontana) invitarono anche un prete ortodosso che giustificava i maschi che picchiano le mogli, forse anche loro vorranno dare il loro contributo alla promozione del femminicidio.
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