Gli sceicchi vengono prima degli italiani: Palazzo Chigi non vuole giustizia per l'italiano torturato ad Abu Dhabi

L'imprenditore milanese Andrea Costantino si è rivolto a uno studio legale statunitense per chiedere un risarcimento agli Emirati Arabi dopo le torture fisiche e psicologiche che che dichiara di aver subito nei mesi trascorsi nelle carceri di Abu Dhabi.
Ma quella denunci ha fatto infuriare Giorgia Meloni, che appare molto più interessata agli sceicchi che ai diritti costituzionali dei cittadini italiani. In una nota diffusa da Palazzo Chigi, si legge: «Le dichiarazioni e le iniziative giudiziarie annunciate da Andrea Costantino nei confronti degli Emirati Arabi Uniti non sono condivise dal governo italiano che coglie l’occasione per ringraziare gli Emirati per la collaborazione dimostrata nel caso, prova dell’amicizia con l’Italia».

La vicenda di Costantino, è iniziata nel marzo 2021, quando fu arrestato all’ingresso di un hotel di Duba, davanti alla compagna e alla figlioletta di tre anni. Per 21 mesi è stato trattenuto, prima nella famigerata prigione di Al Wathba, poi confinato nell’ambasciata italiana ad Abu Dhabi. davanti alle sue dichiarazioni di innocenza, ha subito abusi e torture.
In 21 mesi non è mai stato chiarito il motivo dell'arresto. Qualcuno ha parlato di «finanziamento del terrorismo», ma l’ipotesi pare molto poco credibile. Ora che è stato rilasciato, dovrà versare a Giorgia Meloni più di 500 mila euro quale «cauzione» versata dallo stato italiano. Ma lo stato si oppone alla sua richiesta di giustizia, sostenendo che debba risarcire la signora Meloni e accettare l'ingiustizia subita dai suoi amici arabi.


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