Il leghista Pillon sull'omicidio di Giulia Tramontano: «Il patriarcato non esiste. Ci sono vittime anche tra gli uomini. La colpa è del peccato»


Ospite di Zona Bianca, l'ex senatore leghista Simone Pillon ha inferito sul corpo di Giulia Tramontano. Forse ben sapendo che moltissimi quei suoi elettori avranno un'amante al pari dell'assassino di Giulia, il leghista invita a non preoccuparsi troppo dei motivi culturali che hanno portato un maschio eterosessuale bianco ad accoltellate la fidanzata incinta prima di cercare di bruciare il suo corpo. Ancor più se i fatti potrebbero far tornare alla mente le parole di quel prete ortodosso, che lui invitò al suo congresso di Verona, che chiedeva a Putin di decriminalizzare la violenza domestica perché un uomo non poteva essere un vero uomo se non poteva picchiare la moglie. O forse temeva che qualcuno potesse osservare che la Lega non ha votato la Convenzione di Istanbul contro la violenza domestica perché alcune lobby forzanoviste la accostavano alla truffa "gender". Tema che peraltro è stato ricordato in trasmissione, mentre Pillon scuoteva indispettito la testa.

Sostenendo che i poveri maschi eterosessuali si sentirebbero sotto attacco, il leghista dichiara sia fatto dovere affermare che «il patriarcato non esiste»:



Ovviamente il patriarcato esiste, spesso fomentato proprio dalla religione o da chi dice che bisogna impedire che nelle scuole si ostacoli il contrasto agli stereotipi di genere. E forse sono incalcolabili le donne che sono state rese vittime di abusi e violenze a causa di un Paolo di Traso che sosteneva che la femmina dovesse tacere al cospetto del maschio. Ma Pillon preferisce dire che la verità sarebbe «ideologia» e che le sue opinabili opinioni vadano ritenute un dato di fatto.
E visto che lui parla sempre di famiglia, pare davvero preoccupante che il padre di una figlia femmina si batta perché si neghi l'esistenza di quel patriarcato che potrebbe danneggiare anche la sua stessa prole.


Pillon ha cercato anche di sostenere che il femminicidio non esisterebbe perché ci sono state anche donne che hanno ucciso uomini. peccato che il problema è che il femminicidio non è uccidere una donna, ma uccidere una donna in quanto donna. E di maschi uccisi in quanto maschi perché ritenuti deboli e destinati alla sottomissione non ci risultano ce ne siano mai stati.
Dichiara anche che la colpa non è del sessiamo, ma del peccato perché «il mondo è pieno di brave persone che fanno cose orribili» Non è chiaro se l'assassino di Giulia sarebbe una di quelle «brave persone» ci fosse l'assassino di Giulia.
Commenti