Il patrocinio al Lazio Pride fa schimare Pillon


La curiosa teoria dell'ex senatore leghista Simone Pillon è che chi vota Salvini debba ritenere che i gay siano "avaloriali", al contrario di un Berlusconi che manifestava chiari "valori" di destra mentre si intratteneva con minorenni o di un Morisi che, in maniera molto "valoriale", affittava escort rumeni con cui spassarsela. E dato che lui parrebbe ritenere che non ci sia altro motivo per votare la destra se non il desiderio di veder calpestati i diritti civili delle minoranze, è insultando la comunità lgbt come sua abitudine che scrive:



Con buona pace per Pillon, essere "conservatori" non implica il dovere di essere omofobi che negano la diversità. E sinceramente il suo definire i Pride come «carnevalate di sinistra in salsaarcobaleno» ci dovrebbe far sorgere quesuti su come potremmo definire i loro raduni di Pontida:



Ovviamente Pillon rilancia un articolo dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus, suoi alleati nells propaganda dells discriminazione. Ma è opinabile sostenere che l'elettore di destra abbiadato un mandato omofobo alla signora Giorgia Meloni.
Non meno surreale è come un sedicente "paladino schierato contro il "pensiero unico" dia da di matto quando qualcuno non segue il "pensiero unico" del partito. Ed ovviamente teorizza che chi non aderisce al suo pensiero vada punito, come sostiene Coghe nell'articolo che lui rilancia.
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