Il senatore Malan tenta si accostare i gay alla pedofilia
Il senatore Lucio Malan, capogruppo di Fratelli d'Italia, sta pubblicando una lunga serie di messaggi atti a incitare odio contro i gay. Ancora eccitato perché il suo amico Jacopo Coghe ha chiesto il ritiro del patrimonio al Roma Pride a nome dell'organizzazione forzanovista che invitò a Verona preti russi che difendevano i maschi che picchiano le mogli, lo troviamo a citare teorie per cui Silvana De Mari è stata denunciata in un evidente tentativo di accostare l'omosessualità alla pedofilia:
Forse Malan conta sulla estrema ignoranza del suo elettorato mentre cerca di riciclare vecchie accuse, ma chiunque non sia accecato dall'odio sa bene che sia noto che Mieli non abbia mai fatto alcuna apologia della pedofilia. Infatti quei versi parlano di come anche gli adolescenti avessero una sessualità, in un'epoca in cui i perbenisti pensavano che i minorenni fossero asessuati.
Evidentemente intenzionato a sostenere che gli omofobi dovrebbero sostenere che i gay sarebbero pedofili, aggiunge anche:
Pare evidente che "Kid" in quel contesto significhi "ragazzo", come appare evidente anche dal volto raffigurato nella t-shirt. Eppure tanti omofobo che si nutrono di legittimazione alla discriminazione presso la sua pagina sembrerebbero andargli dietro, urlano che nel nome di Malan deve essere ritenuto lecito sostenere che i gay andrebbero ritenuti pedofili sulla base di una fotografia presa chissà dove e scattata chissà che il senatore usa per fomentare odio.
L'unica cosa certa è che il senatore Malan ha citato l'immagine pubblicata da un simpatizzante dell'estrema destra che sostiene che i gay siano pedofili e vadano uccisi:
Ormai senza freni, inizia dire che l'omosessualità andrebbe considerata una religione. Evidentemente il senatore non ha capito che l'orientamento sessuale è una semplice caratteristica naturale:
Ed ancora, si inventa che una manifestazione per i diritti sarebbe una "festa" e che gli omofobi dovrebbero farsi pagare i loro festini dai gay:
Insomma, parole inaccettabili. Ed appare grave che a pronunciarle sia un tizio eletto capogruppo di Fratelli d'Italia.
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