Il sito di Porro: «I Coldplay vadano affancul*, non sono niente»


Che noia Nicola Porro e il suo Max Del Papa. Proposto come il diffamatore seriale che mangia le bambine e che castigherebbe le italiane di colore che non piacciono alle destre, oggi si improvvisa critico musicale che ha la pretesa di sancire che il Coldplay farebbero schifo. E Porro sostiene che a qualcuno dovrebbe fregare qualcosa del solito cumulo di insulti su cui lui vende pubblicità.



Mostrando la sua solita oppressione alla diffamazione e all'indulto gratuito, lo scribacchino di Porro scrive:

Santoddio, la noia. I Coldplay sono proprio lo spirito del tempo, cioè la noia. Tutto così piatto, così banale, così prevedibile, così liofilizzato, musica di consumo senza musica, puro consumo che si maschera con l’impegno sociale ciarlatano, con la filantropia cialtrona che dissimula una licantropia malsana. Noiosi come le loro prediche, come il woke di cui sono inzuppati, come le agende progressiste di cui fanno i testimonial, come le campagne elettorali per i Dem, da Kerry a Obama, come le crociate per i genderdisney.

Insomma, loro odiano chiunque non sia di destra. hanno schifo di chi non canta canzone contro i gay o contro i migranti come il loro Povia, così osannato da Salvini per il suo impegno nella promozione della discriminazione. E dato che la destra ama dire parole a caso, Del papa cita a caso il "Gender" perché è una parola che eccita molto i neofascisti.

Citando organi genitali femminili per mostrare che la destar dice tante parolacce visto che il loro elettore è considerato un idiota da trattare come un decelebrato, prosegue:

Noiosi come è sempre noiosa l’ipocrisia lastricata di buoni sentimenti e di ottime intenzioni regolarmente millantate. Come la storia del cantante bravo ragazzo, il Chris Martin che è di una noia mortale, con l’amorazzo, azzo, azzo, con quell’aringa secca della Paltrow, inconsistente come attrice, ottima come Wanna Marchi oscena, candele al sapore di fica, proprio così, sassi, tovaglioli, alghe impregnate d’umor vaginale, pensa te e la gente demente li compra così come compra la non-musichetta dei Coldplay, 100 milioni di copie, cento milioni di truffe, ma alla fine che hanno fatto di notevole, di duraturo? C’è chi ricorda un loro successo?

Bhe, sarà che forse loro preferiscono "faccetta nera", ma la gente normale si ricorda di tanti successi dei Coldplay. E così inizia a dire che tutti farebbero schifo:

Viva la rotura de cojoni. Noiosi, perché falsi, come gli U2, come i Radiohead, come i Pearl Jam, come Sting, come Springsteen, “il Boss” dei Dem, per dire quelli che leccano, oh se leccano, sempre sul palco con un politico progressista e rompono i coglioni con l’ecologia, l’ambiente, i cambiamenti climatici, Greta, le biciclettine elettriche nel retropalco e poi girano col jet privato.

Insomma, lui odia chiunque non sia espressione del pensiero unico di destra, fatto di esaltazione dell'inquinamento e di sistematica violazione dei diritti umani. E così riparte con le parolacce:

Ma andate affanculo. I Coldplay, o Cosplay, è uguale, come il Fernet nel caffè al posto dell’Anisetta, che tanto non se n’accorge nessuno, sono puro evento, non-musica per chi la musica non la conosce, non è in grado di decifrare costa dentro un brano, il ruolo degli strumenti, la pulsazione del rock and roll, che, per dirne una, non è rompere le palle coi buoi sentimenti ma l’eterna allegoria della scopata, del sesso: o c’è, o fai altro, non è cosa. Ora, questi Coldplay non sono assolutamente rock ma non sono neppure il pop nobile che discende da una precisa tradizione anglosassone, non sono sperimentali, non sono classici, non hanno niente.

Certo, detto da un Max Del Papa che molti considerano meno di niente, la critica fa quasi sorridere. E così insulta anche chi ha raccolto soldi per l'Emilia Romagna, dicendo che è meglio chi non fa nulla come il Governo che chi offre il proprio contributo:

Certo, sono tanti, sono sempre di più, a proposito: i due milioni e mezzo dei soliti noti “per l’Emilia Romagna”, spiccioli con cui non comperi neanche una vasca di contenimento a fronte di 8 miliardi di danni, spiccioli investiti nell’autopromozione dei buoni sentimenti, dove vanno materialmente a finire? Ci piacerebbe saperlo. Di queste buffonate la musica di consumo pullula, e sono autentiche pagliacciate dove nessuno è davvero innocente. Il colplayismo cinico e baro.

Non sarà che Porro è arrabbiato perché qualcuno aiuta gli alluvionati mentre Giorgina sua sembrerebbe non voler mandare manco un centesimo perché la regione è della sinistra e lei spera id poterla danneggiare?
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