L'incessante campagna di promozione delle discriminazione condotta dalle destre
L'incessante campagna di istigazione alla discriminazione condotta dalle destre passa attraverso un sistematico tentativo di sostenere che i gay vogliano corrompere i bambini e che costituiscono una minaccia per l'estremista di destra che vuole vedere i suoi figli che ingravidano molteplici fidanzatine come Salvini.
E così, ogni giorno ribadiscono falsità che instaurino paure irrazionali negli intolleranti. Ad esempio, è davanti ad una banalissima immagine pubblicata dalla Warner bros in occasione del Pride Month che i signori dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus non si limitano a dirsi arrabbiati da chi promuove tolleranza anziché odio, ma si inventano falsi dettagli:
Per spaventare gli omofobi, tentano di sostenere che la Warner Bros non abbia "incoraggiato" i poveri bambini a "travestirsi da drag queen". Peccato sia dagli anni '50 che Bugs Bunny si vestiva da donna, ma ai tempi non c'era un Jacopo Coghe che ci ricamava dietrologia:
Ed anche con Lucio Malan non pare andare meglio. Dopo le false fotografie con cui accostava i gay alla pedofilia e dopo aver falsamente spacciato il pestaggio di alcuni attivisti lgbt da parte di violenti omofobi come un attacco a chi difendeva i propri figli dall'inesistente "ideologia gender" che cerca di veicolare l'idea che la truffa "gender" sarebbe una "dottrina":
Scopriamo anche che, mentre l'Emilia Romagna è nel fango e migliaia di italiani non hanno di che sfamare i figli, lui pensa ai cessi. Evidentemente queste sono le sue priorità ed è parlarci del luogo in cui lui fa la cacca che noi lo dobbiamo pagare decine di migliaia di euro al mese.
I due gruppi parrebbero aver attinto dallo stile Salvini. Infatti anche il padano ama modificare i fatti secondo convenienza. Ad esempio, è falso che lui sarebbe indagato "per aver difeso da ministro dell’Interno i confini, l’onore e la dignità del mio Paese" dato che è sotto processo per sequestro di persona:
Modificare i termini per cambiare la realtà è la loro prassi. E se Salvini vorrà sostenere che lui si sentiva minacciato mentre dalle spiagge del Papeete ordinava di detenere naufraghi disarmati, quella aè la sua versione. Ma la sua versione non può essere presenta come un dato di fatto, dato che l'accusa è chiara ed è un'altra. Lui può dire che si ritiene innocente, ma non può falsificare l'accusa. E lo stesso fanno i vari Malan e Provita, che cambiano i termini della verità per rincorrere facili consensi.
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