La destra attacca il portavoce di Possibile, dandogli del "pedofilo"


Se il capogruppo di Fratelli d'Italia al Senato può impunemente pubblicare fake-news e fotomontaggi nel tentativo di accostare omosessualità e pedofilia, perché mai il suo elettore dovrebbe sentirsi frenato nel commettere reati di diffamazione aggravata col fine di emularlo?
È quanto potrebbe aver pensato il signor Marco, il quale ha voluto prendere parte all'attacco squadrista di Jacopo Coghe accusando i gay e il portavoce di Possibile di essere «pedofili»:



Dato che il soggetto giuridico diffamato è chiaramente identificabile, la speranza e che il signor Marco possa essere denunciato, processato e condannato. Magari la prossima volta ci penserà due volte prima di commettere reati su mandato dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus.
Ma resta comunque il tema di una certa parte politica e di certe organizzazioni che, per profitto, inducono questi soggetti a sentirsi legittimati a insultare, calunniare e diffamare interi gruppi sociali mentre i loro mandanti restano impuniti.

Ed il caso non è isolato. Anche un altro aspirante indagato tenta di sostenere che i gay sarebbero pervertiti e pedofili, citando la peggior propaganda del senatore leghista Simone Pillon contro le persone trans:



Se ci auguriamo che quel "voi" renda penalmente perseguibile l'autore del post, si comprende come il signor Pillon abbia gravi colpe nell'avee legittimato questa gente affossando una norma che arebbe reso perseguibili quanti diffamano interi gruppi sociali oltre a singoli individui. Perché non è accettabile che dei violenti possano divertirsi impunemente ad accusare degli innocenti di reati orribili al solo fine di invitare odio, magari tacendo pure quando un qualche prete pedofilo viene pizzicato, solo perché è perseguibile unicamente chi diffama soggetti giuridici.

Arriva anche una tizia che villependia il Tricolore, la quale sostiene che i gay dovrebbero chiedere a lei il diritto di avere figli. E se lei lei evidentemente preferisce darli a chi commette stupri o femminicidi, la povera signora pare ignara di quali fotografie di 16enni eterosessuali si potrebbero scattare in una qualsiasi discoteca. Ovviamente sostiene che i gay vadano odiati sulla base di fotografie decontestualizzate e scrive:



A questo punto, non dovremmo poterci esprimere anche noi sulla sua genitorialità? Perché probabilmente in pochi darebbero figli a chi scrive simili messaggi sui social...
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