La Lega insulta i partecipanti del Roma Pride in quanto antifascisti
C'era un tempo in cui la Lega partecipava ai Pride e chiedeva il matrimonio egualitario. Poi sono arrivati Salvini e i russi e l'omofobia è diventato il loro cavallo di battaglia.
Forse convinti che proporsi come il partito degli intolleranti che cercano di imporre discriminazione agli italiani, il partito di Mario Adinolfi insulta il sindaco di Roma per aver partecipato al Roma Pride:
Secondo i leghisti, ci si dovrebbe indignare perché Sindaco di Roma ha osato cantare una canzone antifascista. Ma evidentemente loro vogliono il voto dei fascisti, dato che non perdono occasione per cercare di rastrellare voti tra i nostalgici attaccando quanti eprimono i valori costituzioanli di una Repubblica antifascista come l'Italia.
Non va meglio con Il Tempo, il quale sostiene che abbia fatto bene Rocca a togliere il patrocinio su richiesta delle organizzazioni forzanoviste perché i manifestanti protestavano contro il governo:
Quindi, mentre Fratelli d'Italia vuole garantire la discriminazione degli studenti trans nelle scuole, Eugenia Roccella vuol e togliere i figli alle famiglie gay e la Meloni guarda con interesse alle leggi anti-gay di Orban e a Duda, esattamente contro chi avrebbero voluto manifestare?
Ma dato che i giornali di propaganda populista paiono incapaci di mettersi d'accordo, è mentre Il Tempo giura che quei cattivoni avrebbero manigestato solo contro la loro amatossima Meloni che la Lega tenta di sostenere che Libero avrebbe visto contestazioni al Pd:
Non è chiaro perché Salvini preferisca occuparsi degli altri al posto di rispondere alle contestazioni avanza te contro il suo partito. Ma è evidente arrabbiato per l'enorme partecipazione al Pride che scrive pure:
In realtà è lui ad aver deciso di stare con zpitin vontro i gay. Di certo non è colpa del Pd se lui e la Lega hanno deciso di non stare al fianco di quel milione di cittadini.