L'astio delle destre verso Luciana Littizzetto
Il senatore Lucio Malan pare aver da ridire sul fatto che Luciana Littizzetto possa lavorare. E cosi cita un assurdo articolo de Il Tempo, pieno di insulti e di offese gratuite, tipici di una certa della destra. Senza spiegarne i motivi, l'anonimo autore dell'articolo pare sostenere che chi non è di destra non dovrebbe poter lavorare a Tu Si Que Vales in un ruolo identico a quello che la Littizzetto ha rivestito ad Italia's got Talent per Sky:
La diffamazione parte con la consueta irrisione dei partigiani, evidentemente sgraditi ad un gionaletto di estrema destra che nominò Mussolini come loro "uomo dell'anno":
La "partigiana" Luciana Littizzetto è già scesa dalla montagna. Il giornalista Antonello Piroso con un tweet sintetizza la parabola della comica che ha seguito Fabio Fazio a Discovery dopo l'addio alla Rai. Per lei, infatti, si sono aperte le porte anche a Mediaaset, le reti di Silvio Berlusconi. Lucianina infatti è data come sicura giudice alla corte di Maria De Filippi nel programma Tú sí que vales, al posto di Teo Mammucari. Partecipazione, si presume, ben retribuita: per questo al diffondersi della notizia, il sentimento di molti utenti dei social è scontato: anche per i presunti martiri pecunia non olet.
Se dubitiamo che gli scribacchini de Il Tempo lavorino gratis, il programma della De Filippi è prodotto da Fascino e non da Mediaset. Ma se anche fosse, non si capirebbe come tutto ciò dovrebbe c'entrare con l'epurazione meloniana della Rai?
Tutti sapevano che la Littizzetto o Fazio non avrebbero fatto la fame, ma ciò non rende legittimo che la Meloni voglia imporre la sua propaganda atteaverso la TV di stato. E davvero i signori de Il Tempo non si sono accorti che la Littizzetto ha più volte partecipato ai programmi della De Filippi o che ha iniziato a lavorare su Italia 1?
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