L'evangelico Carollo usa la donna accoltellata dal fidanzato per inveire contro aborto e divorzio


Il pastore evangelico Luigi Carollo dovrebbe spiegarci cosa diamine dovrebbe c'entrare la sua contrarietà al diritto di scelta delle donne con la storia di una ragazza accoltellata dal fidanzato. Forse riteneva che sarebbe stato un vero peccato non strumentalizzare quel cadavere? O forse è così accecato dalla sua ideologia da non riuscire a discernere i fatti? Fatto sta che l'esponente della Sabaoth Church scrive:



Vorremmo far notare al pastore che i corsi di contrasto al sessiamo, a cui lui si oppone facendo leva sulla truffa "gender", hanno proprio il fine di evitare casi come questi. Non può difendere il sessismo e poi pregare per chi ne è vittima. Sarebbe come dare una pistola carica ad un bambino e poi meravigliarsi se finisce con l'ammazzare qualcuno.
Surreale è anche il fatto che Carollo abbia deciso di dare un nome al feto, anche se pare auspicabile pensare che Giulia non avrebbe chiamato "Baby" suo figlio.

L'assassino ha dapprima accoltellato la fidanzata, uccidendola. Poi ha cercato di bruciare invano il suo cadavere. Per disfarsi della donna, il 30enne ha infine avvolto il corpo con sacchi di plastica e alcuni teli che aveva in casa e l'ha gettata come se fosse spazzatura.
Il pastore l'ha così usata pe propaganda, ma solo dopo aver sostenuto che la sua amata Giorgia Maloni non dovrebbe limitarsi ad affittare gli uteri delle donne italiane e sfruttare la loro povertà per costringerle a dare figli alla Patria. Dice che la sua venerata Meloni dovrebbe anche impedire alle donne che stanno con uomini violenti di poter divorziare:



Non serve un genio per capire che vietare i divorzi andrebbe ad alimentare il numero si storie di violenza sulle donne. Come davvero non si capisce perché l'ossessione del pastore lo porti a sostenere che dovremmo criminalizzare l'omosessualità e vietare le unioni civili per costringere i gay ad ingravidare donne che non amano. Ma non può parlare delle donne come se le ritenesse vacche da monta e poi lamentarsi se qualcuno le considera come animali.
E non è accattabile neppure la sua contrarietà all'articolo 3 della Costituzione, sognando una repubblica meloniana in cui l'eterosessualità sia ritenuta una caratteristica "ariana" che deve garantire pagamenti sollo alla femmina bianca che si dimostra proficua nella produzione intensiva di figli che loro sostengano vadano negati a chi non condivide i medesimi pruriti sessuali del pastore.
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