Novi Ligure, il commissario Fdi: «Basta Lgbt. I pederasti restano reietti»
Alessio Butti, commissario di Fratelli d’Italia a Novi Ligure, è stato sollevato da ogni incarico dopo che sul suo profilo Facebook ha scritto: «Non sono minimamente sensibile alle menate lgbt e agli appelli contro l’omofobia e altre amenità che una certa cultura vuole imporci. I pederasti possono sgranare rosari a raffica, ottenere anche valanghe di voti, ma restano dei reietti da cui girare alla larga, per il loro stile di vita e per l’intima malvagità di cui questo genere di persone sono capaci».
Dopo le polemiche, Butti ha dichiarato che il suo account sarebbe stato hackerato e che lui non pensava ciò che si era letto.
Eppure, già 31 dicembre 2022, ha condiviso un articolo in cui Vladimir Luxuria ricordava le frasi di Joseph Ratzinger contro la comunità lgbt commentando: «Quale sia il mio pensiero nei riguardi delle rivendicazioni della cosiddetta “comunità lgbt” è ben noto e non l’ho mai nascosto. È il mio punto di vista, che dopo queste incommentabili dichiarazioni si rafforza».
Il il agosto 2022 fa definito Elly Schlein «diversamente italiana» e si chiedeva se «ci si può assicurare che nelle sue liste non ci saranno drogati, pederasti e invertite, ladri, truffatori e rifiuti di centri sociali».
In un commento a quel post, aggiungeva: «Ha fatto pure outing… Da una parte ci sono le famiglie normali fatte da padre e madre, dall’altro ci sono i sostenitori della comunità lgbt+, dell’ideologia gender fluid, del diritto a educare un bambino anche contro la sua volontà, della zoofilia».
Tanto rende poco credibile il suo tentare di difendersi dicendo che lui avrebbe rispetto per la comunità lgbt e che hacker russi gli avrebbero hackerato il profilo. Oppure dirà che glielo hanno hackerato da mesi e che lui non ha mai cancellato quello che quei cattivoni scrivevano a suo nome?