Provita Onlus ottiene la revoca del patrocinio di Regione Lazio al Roma Pride
Su richiesta dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus, l'estrema destra che governa Regione Lazio ha deciso di revocare il suo patrocinio al Roma Pride.
La richiesta di escludere i cittadini lgbt da ogni diritto di manifestazione era stata avanzata questa mattina da Jacopo Coghe all'interno del suo programma di promozione della discriminazione, durante il quale il barbuto esponente dell'organizzazione forzanovista aveva sostenuto che i gay siano contrari ai presunti "valori" meloniani e che lui li riteneva "blasfemi" ed immeritevoli di poter manifestare idee sgradite alla destra. Da qui ha chiesto a Francesco Rocca di discriminare centinaia di migliaia di cittadini nel loro nome. E lui ha prontamente obbedito:
Pare davvero grave che l'Italia meloniana sembri in totale balia delle organizzazioni estremiste. Ormai, se Jacopo Coghe chiede che dei bambini siano strappati dalla loro famiglie, lei obbedisce. Se lui chiede la censura di interi gruppi sociali, loro obbediscono. Il tutto infliggendo alla popolazione il pensiero unico di un'organizzazione che rappresenta una porzione davvero minoritaria della popolazione.
Jacopo Coghe si dice soddisfatto di una destra che si presta alle loro più violente mire censorie, chiarendo che oltre a sfruttare la disinformazione contro la GpA per censurare il libero pensiero, lui proporrà la sistematica discriminazione degli studenti trans nelle suole, un divieto all'adozione per i gay in virtù del suo sostenere che i figli vadano riservati unicamente agli eterosessuali e un divueto all'educazione al rispetto mediante il costante abuso della truffa "gender". Il tutto giurando che odio e discriminazione sarebbero a vantaggio di fonne, bambine e famiglie eterosessuali:
E dato che Coghe ha siglato accordi di cooperazione solo con Salvini e con la signora Meloni, non stupisce uso l'omofobia per attaccare Forza Italia e il loro sostenere che quel patrocinio avrebbe dovuto dare prova che la destra melanina non è omofoba come tutti constatano:
Come precisa Coghe, è folle pensare che Lega e Fratelli d'Italia non si prestino a discriminare interi gruppi dociali in onore all'ideologia delle lobby pro-Putin.
«La revoca del patrocinio al Pride di Roma da parte della Regione Lazio è atto grave -spiega Cecilia D'Elia, senatrice del Pd- un passo indietro sul terreno dell'impegno dei diritti, della lotta alle discriminazioni. Inutile agitare lo spettro della GPA, il Pride è da sempre il momento in cui la comunità lgbtq+ si mostra con tutto l'orgoglio delle sue battaglie per una piena cittadinanza, a partire dal doveroso riconoscimento dei diritti delle bambine e dei bambini delle famiglie arcobaleno». Per Emanuela Droghei, consigliera regionale e vicepresidente della Commissione bilancio alla Pisana, "«a decisione della Regione Lazio di revocare il patrocinio al Roma Pride è inspiegabile. Il centrodestra, ancora una volta, conferma la sua posizione purtroppo irremovibile su diritti e inclusione. Per governare è necessario avere il coraggio di fare delle scelte e di scontentare qualcuno, anche all'interno del proprio partito, pur di fare la cosa giusta per tante cittadine e tanti cittadini che aspettano ancora di vedere riconosciuti i propri diritti».
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