Belpietro torna a screditate in prima pagina la vittima del presunto stupro
Non è chiaro se Maurizio Belpietro voglia veicolare il messaggio che qualunque donna osi denunciare presunti stupri commessi da ricchi maschi eterosessuali di destra verrà aggredita e diffamata dal suo giornale. Fatta sta che anche oggi dedica la sua prima pagina al tentativo di sostenere che la vittima fosse una drogata, quasi ritenesse che screditate una vittima possa far percepire il presunto aggressore come una persona migliore:
Nel sottotitolo, Belpietro fa dire al padre che vende la figlia per soldi che lui "non sapesse cosa ha fatto" quella notte. Tra poco diranno che è stata lei a violentare il figlio del presidente del Senato.
Più sotto, Belpietro difende chi commercia scatti fotografici di atlete. Se non è vero che la fotografia da lui pubblicata sarà resa illegale dato che sono altre pose ad essere state rese illegali. Infatti la federazione svizzera ha vietato che possano essere fotografate ben altre posizioni, ma tra Porro e Belpietro paiono fare a gara nel difendere il sessismo e la sessualizzazione della donna, tanto poi difenderanno chi verrà accusato di presunto stupro.
La prima pagina si chiude con un fantasioso racconto dell'eroico Salvini che limita il diritto di sciopero, esattamente come fece il duce:
Forse un ministro dei trasporti dovrebbe occuparsi del perché i ferrovieri scioperino o del perché ci siano ancora su rotaie dei treni vecchi come quello che lui ha scelto per la sua foto.