I selfie di Pillon sulla pelle di Tafira
Con buona pace per il leghista Pillon e per la sua ideologia, non ci risulta che qualcuno abbia mai parlato di «vite inutili» come sostiene lui. Al massimo c'è chi parla di qualità di vita, ossia del ritenere che sia ingiusto costringere qualcuno ad inutili patimenti.
Il solo fatto che lui descriva una bambina come se stesse parlando di un criceto, sostenendo che la vita sia stringere il pugnetto, ci fa comprendere che quella non è vita. E se lui sostiene che l'Italia abbia ogni diritto di non riconoscere i diritti ai bambini con due papà, davvero non si capisce perché sostenga che l'Inghilterra non dovrebbe poter tutelare i bambini ed evitare che l'egoismo dei genitori possa costringerli a sadici accadimenti terapeutici. Eppure pare orgoglioso di aver visitato la bimba che ha portato in Italia per prolungarne l'agonia:
Tafira non vive di vita propria: è attaccata a macchine che le impediscono di morire come natura ha deciso. Dopo 4 anni la sua situazione non è migliorata. Pillon ne parla come se fosse un animale da compagnia, usandola come sfondo per i suoi selfie.
Leggi l'articolo completo su Gayburg