Il leghista Venturi : «Pensavo che i gay fossero degradati e incapaci di convivenza civile. Sono peggio»
Se appare evidente che la promozione dell'odio omofobico sia ormai una delle priorità di una Lega che sigla accordi di cooperazione con Putin, non paiono accettabili le parole del leghista Giulio Venturi che ha definito il Pride di Bologna «un’orda barbarica di degrado in spregio alla città».
Suo social ha anche pubblicato questo video:
Le immagini mostrano il suo vergognoso intervento in Aula, dove ha dapprima messo le sue sue scarpe sul tavolo per mostrare che si era sporcato per strada e poi, dopo quella carnevalata, ha iniziato a a raccontare:
Aveva ragione la vice sindaca Emily Clancy ad invitarmi per vedere con i miei occhi lo spettacolo del Pride che si è svolto sabato pomeriggio a Bologna. Pensavo al degrado e dalla mancanza di rispetto delle più basilari norme di convivenza civile, ma è stato peggio di qualsiasi cupa aspettativa.
Montagne di bottiglie di vetro abbandonate, vetri rotti, venditori abusivi di alcool e chissà quali altre sostanze, giovani e meno giovani intenti ad urinare in ogni strada attigua al corteo per la totale mancanza di bagni chimici, gente intenta a fumare canne in ogni dove, musica sparata da casse acustiche ad altissimo volume, traffico impazzito ed automobilisti giustamente inferociti. Non ci può tenere in ostaggio una città intera in questo modo. C'è stato chi, per recarsi al lavoro, a fronte di una ventina id minuti scarsi di tragitto ha impiegato un'ora e mezza.
Insomma, spiega che da leghista leghista riteneva che i gay dovessero essere ritenuti bestie. Ora invita i leghisti a sostenere che i gay sarebbero peggio di bestie. E chissà che tra un po' non arrivi a sostenere che faceva bene Hitler a ucciderli nei suoi campi di sterminio.
Ovviamente dice che gli automobilisti leghisti, in attesa che Salvini li esenti dal superbollo, avevano ragione a pretendere di poter sfrecciare per quelle strade dato che in strada non c'erano loro con le loro manifestazioni contro i migranti o contro qualche altro diritto civile.
Poi, con i suoi toni arrogati da leghista, ha proseguito:
La domanda che ancora una volta sorge spontanea è perché? Perché tutto questo viene sempre permesso? Perché non vengono predisposti bagni lungo il percorso? Perché tantissime pattuglie della polizia municipale e delle forze dell’ordine invece che intervenire in attività ben più importanti devono gestire un corteo di gente strafatta ed irrispettosa degli abitanti della città? Perché un Sabato si inizio luglio si deve trasformare in una giornata di ordinaria follia? Perché i contribuenti bolognesi devono pagare per le spese di pulizia al posto degli organizzatori della manifestazione?
Ostentato il suo disprezzo verso interi gruppi sociali, inizia a dire che è per i suoi figli che lui e altri intolleranti vorrebbero un divieto all'esistenza di chi non condivide i suoi stessi pruriti sessuali:
Bene cara Vicesindaca ho partecipato ma con tutta onesta e senza alcuna forma di preclusione verso le persone L G B T Q I A plus -quando le lettere saranno finite inizierete ad usare anche i segni, i numero anche i geroglifici- mi sento di dire ch enon è questa la Bologna che vorrei vivere e crescere i miei figli. Come me la pensano migliaia e miglia di bolognesi che sabato sono rimasti esterrefatti da questo spettacolo indecente. Abbiamo potuto ammirare Sailor Moon, le Winx e non ci siamo fatti mancare neanche un uomo totalmente nudo che si è messo a ballare sopra la centralina. Noi come Lega rimaniamo fedeli al modello di famiglia tradizionale con un genitore di sesso femminile e un genitore di sesso maschile, quindi non condividiamo molte delle battaglie che hanno mobilitato quelle decine di migliaia di persone. Quelle raltà differenti dovrebbero imparare l'educazione.
Evidentemente lui preferirebbe far crescere a Pontida o in Russia i suoi figli, magari suggerendogli un modello di famiglia in cui Salvini fa figli con donne diverse e poi si mette con una ragazzina. E sinceramente non si capisce perché opponga la famiglia ai gay, dato che i gay nascono da quelle "famiglie tradizionali" anche se lui urla che vuole che si imponga per legge di quale sesso debbano essere i genitori.