Il partito di Adinolfi difende i «due spiccioli» dati da Berlusconi a un condannato per mafia


Mirko De Carli, in qualità di esponente del partito omofobo di Mario Adinolfi, sostiene che 30 milioni siano «due spiccioli» mentre urla che nessuno dovrebbe osare chiedersi perché Berlusconi si sia dimenticato di citare uno dei suoi figli ma si sia ricordato di un condannato per mafia.



In realtà il problema non sono gli affetti, ma l'ipotesi che possa esistere una transazione economica a muover certi atti. Perché se un conto è che Berlusconi abbia voluto dare 100 milioni alla finta moglie (falsamente sposata dopo che la precedente lo aveva mollato per le sue frequentazioni di minorenni), nel caso di Dell'Utri si aprono scenari che meritano una riflessione. Ed il fatto che lui non voglia che si si possano porre domande pare molto grave.
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